Evolution never sTOPS!

A quanto pare bisogna sfatare un altro mito: gli ultimi cacciatori-raccoglitori non praticavano l’incesto

Si tende a pensare che in passato, gli esseri umani, si comportassero in una certa maniera. E da qui nascono fastidiosissime fake news, anche su argomenti delicati come quello dell'incesto.

DAL PALEOLITICO AL NEOLITICO

9/16/20252 min leggere

Siamo a circa 10.000-12.000 anni indietro nel tempo, e in molte zone d’Europa sono già comparse le prime comunità agricole. Tuttavia, gli ultimi cacciatori-raccoglitori, seppur pochi, evitavano di incrociarsi con le popolazioni di agricoltori e tra consanguinei. I resti fossili di alcuni esseri umani rinvenuti sulla costa della Bretagna, nel nord-ovest della Francia, indicano che tra di loro non avevano nessuna tipologia di “parentela” né con gli agricoltori né tra di loro. Questo potrebbe indicare che evitassero la consanguineità, come accade nelle popolazioni odierne.

Sono stati svolti test genetici sulle ossa fossili di 10 individui, sia maschili che femminili, appartenenti a gruppi di cacciatori-raccoglitori provenienti dai siti di Téviec e Hoedic. Il DNA, preservato ottimamente anche perché si tratta di reperti fossili recenti, ha permesso di stabilire che gli individui vissero durante il particolare periodo di transizione neolitica. I genomi provenienti dai due siti, in parole povere, indicano che queste popolazioni mesolitiche si “scambiavano” reciprocamente individui maschili e femminili, mantenendo attiva questa sorta di rete di scambio con lo scopo, forse indiretto, di evitare incesti e di evitare di accoppiarsi con individui di cultura agricola, spostandosi in continuazione.

Le prove dirette che questi individui non avevano stretti rapporti di parentela arrivano anche dalle sepolture dei due siti, dove al massimo si riscontrano parentele e relazioni dal terzo grado in su.

Evitare incesti, quindi, proteggeva da malformazioni genetiche e aumentava la resistenza a virus e batteri grazie alla variabilità genetica. Non sappiamo se fossero consci di questi effetti, ma questa tattica ha funzionato egregiamente. Forse, anche a livello culturale, in questi periodi nacquero i primi tabù che tuttora fanno parte della nostra società. I giovani maschi e le giovani femmine intrecciavano relazioni coniugali, andavano a vivere in altri gruppi, e questo permetteva di costruire alleanze e amicizie che, in un futuro non troppo lontano, porteranno alla formazione delle prime tribù o delle città in senso stretto.

Inoltre, gli isotopi indicano che gli individui dei due siti mostrano strategie di sussistenza diverse, legate all’ambiente circostante. Gli individui di Hoedic si nutrivano abbondantemente di proteine derivanti da organismi marini, mentre gli individui sepolti a Téviec, probabilmente, si dedicavano maggiormente alla caccia di animali terrestri. Queste due popolazioni vivevano ai margini estremi della distribuzione geografica dei cacciatori-raccoglitori dell’Europa occidentale, e questa circostanza avrebbe potuto costringere questi gruppi a una grave deriva genetica a causa delle ridotte dimensioni delle popolazioni, rendendo la consanguineità inevitabile. Hanno mantenuto una sorta di rete di scambio di individui, caratterizzata da matrimoni misti tra diversi gruppi di cacciatori-raccoglitori, fino a quando non sono stati assorbiti dalle popolazioni agricole. È probabile che evitare l’incesto fosse una prerogativa del Sapiens fin dal Paleolitico superiore.

Fonte: Simões, L. G., Peyroteo-Stjerna, R., Marchand, G., et al. (2024). Genomic ancestry and social dynamics of the last hunter-gatherers of Atlantic France. Proceedings of the National Academy of Sciences, 121(10), e2310545121.