Evolution never sTOPS!

A human skull on display in a museum

Alcuni frammenti di crani rinvenuti in Ucraina rivelano che i primi 𝙃𝙤𝙢𝙤 𝙨𝙖𝙥𝙞𝙚𝙣𝙨 'moderni' arrivarono da Oriente

L'Europa è stato l'ultimo continente ad essere stato "colonizzato" dal Sapiens, e studi come questo chiariscono anche certe dinamiche paleobiogeografiche.

L'ARRIVO DEL SAPIENS IN EUROPA

8/30/20253 min leggere

Questa è una ricerca recente e molto interessante perché chiarisce alcuni aspetti sulla migrazione della nostra specie, come del resto hanno fatto altri studi recentemente. I due frammenti cranici sono datati circa 37.000-36.000 anni, attestando che i nostri antenati arrivarono da Oriente per espandersi fino ad Ovest e, come rivelano i dati genomici, questi individui a cui appartengono i frammenti cranici si incrociarono con gli "ultimi" Neanderthal e con i "primissimi" Homo sapiens che arrivarono in Europa circa 45.000 anni fa (ritenuti estinti per via di una crisi climatica). Assieme a questi frammenti cranici sono stati rinvenuti strumenti litici e in avorio (derivanti da zanne di Mammut) nel 2009 in un sito della Crimea conosciuto come Buran Kaya III, che hanno aiutato i ricercatori a ricostruire questo antichissimo flusso migratorio, anche e soprattutto grazie allo studio dei genomi antichi.

Entriamo un pochino nel dettaglio.
Questo studio ha permesso di capire cosa accadde tra i 40.000 e i 12.000 anni fa, con questi crani che rappresentano i più antichi e stabili insediamenti europei ad aver lasciato tracce nei genomi degli attuali europei. Circa 39.000 anni fa, anche grazie all'eruzione della caldera Campi Flegrei, vicino a Napoli, assistiamo a una crisi climatico-ambientale che mise in ginocchio la fauna locale, portando all'estinzione molti gruppi come i primi Sapiens europei, arrivati circa 45.000 anni fa in Europa e discendenti da H. sapiens africani che lasciarono l'Africa circa 60.000 anni fa, e gli ultimi Neanderthal ancora presenti nel sud Italia.

Dal punto di vista archeologico, assistiamo alla transizione tra il Paleolitico medio (250.000-30.000 anni fa circa) e il Paleolitico superiore (50.000-40.000 - 10.000 anni fa circa), con l’industria neanderthaliana (il cosiddetto "Modo 3" o cultura Musteriana) sostituita da quella dei primi H. sapiens europei. I resti di quest'ultimi sono decisamente rari e sono stati rinvenuti solo in Romania, Bulgaria e Repubblica Ceca, ma i genomi rinvenuti hanno permesso di svolgere studi abbastanza approfonditi su queste popolazioni; per esempio, sappiamo che non esistono tracce genomiche di queste popolazioni negli attuali europei.

Dai due frammenti di cranio del sito Buran Kaya III sono stati estratti frammenti di DNA antico, che è stato confrontato con le 740.000 variazioni genetiche condivise con i genomi di altri individui antichi, e ciò che ne consegue è che i crani si passano circa 700 anni, ma entrambi appartengono alla seconda ondata di insediamenti da parte del Sapiens avvenuta dopo la crisi ecologica. Entrambi gli individui discendono da lontani incroci con i Neanderthal, ma anche con individui della prima ondata di insediamenti, creduti estinti circa 40.000 anni fa (Zlatý Kůň, antico 45.000 anni, è il rappresentante di questa "prima" popolazione). Ciò fa luce su un aspetto importante di queste prime popolazioni, cioè non si estinsero (almeno non completamente) a causa della crisi climatica, in quanto alcuni individui sono sopravvissuti e si sono accoppiati con altri appartenenti alla seconda ondata.

Dopo la crisi, e dopo questi primi incroci, i genomi di Buran Kaya III hanno rivelato anche un legame genetico con popolazioni caucasiche contemporanee e molto successive, e ciò è testimoniato anche dalle somiglianze archeologiche dovute agli strumenti litici rinvenuti nel Caucaso meridionale. In parole povere, il flusso migratorio partì dal Medio Oriente, per passare poi dal Caucaso fino ad arrivare nell’attuale Ucraina.

Sembra essere finita qui, vero? Beh, non proprio, in quanto sembrano esserci dei collegamenti con alcuni fossili rinvenuti in giro per l’Europa. Infatti, sembra esserci un legame genetico con antichi individui che vissero nella Francia sudoccidentale (Fournol, circa 31.000 anni), in Spagna (Serinyà, circa 29.000 anni) e, in misura minore, anche in Austria (Krems-Wachtberg, circa 32.500 anni) e in Repubblica Ceca (Dolní Věstonice, circa 33.000 anni). Quindi, a livello genetico e genomico, questi individui erano molto vicini a quelli di Buran Kaya III e facevano parte delle popolazioni associate al Gravettiano (classico), quello a cui associamo le cosiddette "Veneri gravettiane" rinvenute in Francia, Austria, Germania e Repubblica Ceca. Ciò che ne consegue è che la popolazione di Buran Kaya III fosse già in grado di produrre strumenti e reperti simili a quelli gravettiani in senso stretto, ma in generale la genetica indica che gli individui di Buran Kaya III erano gli antenati degli europei occidentali, produttori della cultura gravettiana e delle famose "Veneri".

Fonte testo: Bennett, E.A., Parasayan, O., Prat, S. et al. Genome sequences of 36,000- to 37,000-year-old modern humans at Buran-Kaya III in Crimea. Nat Ecol Evol 7, 2160–2172 (2023).