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Amputazioni nel Mesozoico
Questi animali erano caratterizzati da colli relativamente sottili, e qualche volta bastava un colpo ben assestato per decapitare il malcapitato.
DIAPSIDI: ECOLOGIA ED ETOLOGIA
Mattia Papàro
11/6/20241 min leggere
Siamo nel sud-ovest della Cina nel Triassico medio, e il Biota Luoping è caratterizzato da abbondanti e diversificati artropodi, pesci e rettili marini. Oltre a dar inizio a quelli che saranno gli ecosistemi marini moderni, il biota è molto importante in quanto registra il "recupero" degli organismi che incominciano a prolificare e a diversificarsi dopo la grande estinzione di massa del Permiano-Triassico.
Apparteneva al biota uno scheletro di un "rettile" marino appartenente alla specie 𝘿𝙞𝙖𝙣𝙙𝙤𝙣𝙜𝙤𝙨𝙖𝙪𝙧𝙪𝙨 𝙖𝙘𝙪𝙩𝙞𝙙𝙚𝙣𝙩𝙖𝙩𝙪𝙨, un predatore saurotterigio appartenente all'ordine Pachypleurosauria con denti caniniformi simili a zanne.
Era lungo 88,6 cm, 3 volte maggiore rispetto all'olotipo (il campione di riferimento), ed assieme ai denti indica che era un predatore attivo. Ma questo fossile presenta una particolarità: l'arto inferiore destro è amputato, tagliato di netto. Il predatore del predatore è sconosciuto, ma un taglio del genere indica che in quel periodo erano presenti anche altri predatori, ben più voraci della vittima. Soprattutto, la predazione su un altro carnivoro, rivela che la pressione predatoria nei mari del Mesozoico era intensa, come fino alla fine del Cretacico.
Fonte testo e immagine: Liu, Q., Yang, T., Cheng, L. et al. An injured pachypleurosaur (Diapsida: Sauropterygia) from the Middle Triassic Luoping Biota indicating predation pressure in the Mesozoic. Sci Rep 11, 21818 (2021)


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