Evolution never sTOPS!

Bere come...un serpente a sonagli

I serpenti a sonagli riescono a bere dalla propria pelle. Questo comportamento, il Rain-harvesting behavior, è un incredibile adattamento all'aridità del deserto.

TEGUMENTOAMNIOTIEVOLUZIONE IN DIRETTA: ZOOLOGIA

9/27/20252 min leggere

Alcuni animali li diamo per scontati perché abbiamo imparato a conoscerli in questo modo, ma a livello evolutivo possono essere fatte molte scoperte interessanti, come nel caso dei serpenti a sonagli, che vivendo nel deserto pensiamo soffrano per la mancanza di acqua e che sia difficile ottenerla, in quanto nei deserti le precipitazioni sono rare e imprevedibili. I serpenti, così come gli ectotermi terrestri, devono bilanciare la termoregolazione con l’idratazione, in quanto la perdita d’acqua aumenta con la temperatura corporea. Infatti, molti animali, come alcuni serpenti e lucertole, sono caratterizzati da adattamenti particolari che permettono di raccogliere acqua dalla pioggia.

Questa capacità è conosciuta come Rain-harvesting behavior (RHB) ed è una capacità che permette di raccogliere la pioggia direttamente dal proprio corpo, o meglio, dalla propria pelle. E la particolarità è che sono pochi gli squamati caratterizzati da RHB, come nel caso di (Crotalus viridis).

L’esperimento è stato relativamente semplice, in quanto è stata simulata la pioggia naturale attraverso uno spruzzatore da giardino e sono stati osservati ben 94 serpenti. È stato possibile vedere alcuni comportamenti interessanti che indicano acute capacità sensoriali:

  • Alcuni bevevano con la testa sospesa (Drinking with suspended head);

  • Il corpo viene usato come leva (Body levering);

  • Alcuni hanno bevuto dell’acqua raccolta sul corpo di altri serpenti (Drinking from neighboring snakes), quindi individui che hanno “utilizzato” la RHB.

La RHB, quindi, è un sistema rapido che permette ai serpenti di sfruttare brevi piogge, che sono tipiche degli ambienti aridi, ed è proprio la forma allungata del corpo dei serpenti che facilita questo sistema di raccolta. Di conseguenza, questo comportamento può essere molto efficace quando i serpenti vivono aggregati in un rifugio. Più serpenti ci sono, maggiore sarà la superficie di raccolta dell’acqua piovana, e ciò si traduce in un vantaggio anche a livello sociale, e non solo per la raccolta dell’acqua.

Alcune squame, come quelle di Crotalus atrox, possiedono delle squame particolari, in quanto presentano nanostrutture microporose che favoriscono il deposito di gocce d’acqua. Di conseguenza, i comportamenti legati alla RHB sono molteplici, come per esempio l’avvolgimento del corpo con una distensione dorsoventrale, e potrebbero variare da specie a specie. Al momento, solo nei Viperidae questo comportamento è esplicito e diretto. In conclusione, però, ci sono altri punti interessanti da discutere:

  • Bere dall’acqua raccolta sulla propria pelle permette di ridurre gli spostamenti e di mantenere il mimetismo;

  • La durata della bevuta è maggiore quando bevono dall’acqua raccolta sulla pelle rispetto ad altre superfici;

  • I costi energetici di chi beve l’acqua dalla pelle sono minori, in quanto non hanno necessità di esplorare, di posizionarsi e di bere;

  • L’appiattimento è più marcato nella parte posteriore del corpo;

  • La gravidanza e la digestione possono influire sull’appiattimento. Ciò potrebbe rientrare nel concetto di altruismo, in quanto negli aggregati chi non riesce ad appiattirsi potrebbe bere dal proprio vicino, soprattutto in situazioni di gravidanza, o comunque indicano una forte socialità;

  • Il “bere da vicini” è un nuovo comportamento osservato;

  • Sono stati osservati dei movimenti mandibolari simili a deglutizioni. Forse sono anche in grado di dirigere l’acqua verso la bocca, ma ciò non è stato confermato.

Fonte: McIntyre, M. G., van Mierlo, M., Parker, M. R., Goetz, S. M., Taylor, E. N., & Boback, S. M. (2024). Rain-harvesting behavior in free-ranging prairie rattlesnakes (Crotalus viridis). Current Zoology, 71(1), 1–13.