Evolution never sTOPS!

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"Che naso che hai! Sembra quello di un Neanderthal"

Un naso come quello neanderthaliano non è assolutamente "brutto", anzi. Si tratta di un vero e proprio adattamento ai climi artici.

NEANDERTHAL: IL CRANIOSAPIENS: IL CRANIOANTROPOLOGIA FISICA: IL CRANIO

8/23/20252 min leggere

Se qualcuno è stato preso in giro per il naso, deve sicuramente ricevere delle scuse. A parte gli scherzi, questa notizia "nasale", pubblicata qualche giorno fa, è molto affascinante, in quanto scopriamo che anche altri caratteri sono influenzati dai pochi (pochissimi) geni neanderthaliani che abbiamo ereditato casualmente attraverso svariati processi, come quello dell'introgressione. Abbiamo ereditato la capacità di resistere al freddo, ma abbiamo anche ereditato predisposizione a malattie come la Covid-19, il Lupus e il Diabete di tipo II. Almeno in questo caso, un naso 'neanderthaliano' non comporta grosse problematiche, ma ci permette di conoscere un particolare adattamento tipico di questa fantastica specie.

Esiste, quindi, un particolare gene che modula la posizione del nostro naso. Possiamo dire, in parole povere, che questo gene porta a un naso "più alto". Sono state studiate varie regioni del genoma di popolazioni latinoamericane, ed è stata scoperta una nuova regione denominata 1q32.3, che mostra appunto segni di introgressione tra la nostra specie e quella neanderthaliana.

Breve appunto sull'introgressione
Le specie Homo sapiens e Homo neanderthalensis, come indicano i dati genetici, si sono sporadicamente accoppiate, perché potrebbero esserci state delle barriere riproduttive (come anche la distanza genetica tra le due popolazioni) che hanno limitato gli accoppiamenti. Quei pochi e rarissimi ibridi che nascevano, se fertili, si riproducevano con uno dei due parentali. Quindi, le popolazioni non si 'mischiavano' e non diventavano omogenee, ma un ibrido, riaccoppiandosi con un parentale, permetteva di "rubare" i geni dell'altra popolazione.

In conclusione, questa nuova regione è omologa a quella dei topi che influenza la morfologia cranionasale. Questo carattere è stato selezionato dal meccanismo evolutivo della Selezione Naturale ed è un adattamento a climi freddi, tipico delle popolazioni del genere Homo che vissero, comparvero e si svilupparono fuori dall'Africa.

Come può un naso permettere un adattamento a climi artici?
Un naso 'neanderthaliano' permetteva (e permette) di scaldare e umidificare l'aria gelida inalata ed è un adattamento simile a quello degli Inuit (evolutosi indipendentemente da quello neanderthaliano. Ah, che belle le convergenze evolutive!).

Tutto questo è reso possibile dalla struttura interna del naso, che facilita il riscaldamento e l'umidificazione dell'aria prima che questa arrivi ai polmoni. Infatti, nella specie H. neanderthalensis, il tessuto molle del naso indica che questa struttura permetteva un rapido riscaldamento e umidificazione dell'aria, grazie proprio alla lunga permanenza della stessa. Diciamo che l'aria non arrivava direttamente ai polmoni, ma faceva qualche giretto all'interno della struttura nasale.

Fonte testo e immagine: Li, Q., Chen, J., Faux, P., et al. (2023). Automatic landmarking identifies new loci associated with face morphology and implicates Neanderthal introgression in human nasal shape. Communications Biology, 6, 481.