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Coleotteri del Triassico

Il Triassico per gli insetti, soprattutto per i Coleotteri (Ordine Coleoptera), è stato un periodo cruciale per la loro evoluzione e diversificazione.

ARTROPODI DEL TRIASSICO

Mattia Papàro

11/18/20241 min leggere

Il Triassico per gli insetti, soprattutto per i Coleotteri (Ordine Coleoptera), è stato un periodo cruciale per la loro evoluzione e diversificazione. Sappiamo di questo grande cambiamento di quest'ordine grazie soprattutto a fossili appiattiti, con limitata conservazione dei caratteri.

Ma lo studio sulle coproliti, cacche fossili per intenderci, utilizzando la microtomografia al sincrotrone, si è rivelato fondamentale perché, gli insetti "defecati", si sono conservati abbastanza bene, conservando caratteri che con la "normale" fossilizzazione in genere non si conservano, come per esempio zampe ed antenne.

La microtomografia al sincrotrone ha permesso ai paleontologi di esplorare il contenuto delle coproliti del Triassico superiore che hanno preservato una miriade di insetti, tra i quali una specie di coleottero: 𝙏𝙧𝙞𝙖𝙢𝙮𝙭𝙖 𝙘𝙤𝙥𝙧𝙤𝙡𝙮𝙩𝙞𝙘𝙖 (che nome azzeccato!), vissuta 230 milioni di anni fa.
Queste feci appartengono probabilmente ad un rettile dinosauriforme (non ad un dinosauro come scrissero la maggior parte dei siti. Sono due cose ben distinte!) che prende il nome di 𝙎𝙞𝙡𝙚𝙨𝙖𝙪𝙧𝙪𝙨 𝙤𝙥𝙤𝙡𝙚𝙣𝙨𝙞𝙨.

Entrando nell'intricato mondo della filogenesi, 𝙏. 𝙘𝙤𝙥𝙧𝙤𝙡𝙮𝙩𝙞𝙘𝙖 appartiene al piccolo sottordine Myxophaga, con questa specie che risulta essere l'unico rappresentante dell'estinta famiglia Triamyxidae.

Uno studio del genere ci permette di fare alcune considerazioni:

-Gli insetti conservati nell'ambra sono abbondanti solo dal Cretacico-Paleogene in quanto questa resina, nonostante esistessero già nel Carbonifero alberi tali da produrla, è stata "prodotta in massa" solo in quel periodo permettendo la preservazione di una miriade di artropodi, mentre insetti in ambra trovati prima sono abbastanza rari e poco preservati. Grazie alle coproliti, si possono studiare e ricostruire, potenzialmente, insetti ben più antichi di 65 milioni di anni(come questo reperto);

-Permette di fare ricostruzioni paleoecologiche un po' più dettagliate, soprattutto nel capire lo stile di vita, la dieta, le strategie digestive degli insettivori del Mesozoico e non solo.

Fonte testo e immagine: Exceptionally preserved beetles in a Triassic
coprolite of putative dinosauriform origin