Evolution never sTOPS!

Cosa mangiavano gli antichi esseri umani poco prima dell’avvento dell’agricoltura?

Il cambio di alimentazione è stato alla base della transizione Paleolitico-Neolitico, almeno teoricamente. La situazione è molto più complessa.

DAL PALEOLITICO AL NEOLITICO

9/14/20253 min leggere

Nel corso del tempo, l’uomo si è nutrito di una vasta gamma di alimenti, sia di carne che di vegetali, seguendo così le abitudini alimentari di molti primati odierni come gli scimpanzé. Il gruppo paleolitico degli Iberomaurusiani era composto da cacciatori-raccoglitori che, tra i 13.000 e i 15.000 anni fa, seppellirono i propri morti nella grotta di Taforalt, nell'odierno Marocco. Attraverso l'analisi degli isotopi estratti dalle ossa e dai denti di sette individui Iberomaurusiani, emerge che essi si nutrivano principalmente di vegetali, che costituivano la loro principale fonte di proteine.

Le quantità di vegetali consumate da questa popolazione sono paragonabili a quelle di altre società pre-agricole e anche a quelle delle popolazioni del Levante, che già facevano un ampio uso dell'agricoltura e delle quali abbiamo le prime prove di addomesticamento delle piante. Tuttavia, questo gruppo si distingue dai dati raccolti su altre popolazioni di cacciatori-raccoglitori dello stesso periodo.

Consumavano una grande quantità di piante amidacee, tra cui i cereali selvatici, tuttavia non tutti gli individui ottenevano lo stesso quantitativo di proteine dalle piante, una condizione insolita per una popolazione pre-agricola. Gli isotopi forniscono preziose informazioni sulle diete degli antichi umani e degli animali. In particolare, gli isotopi dello zinco, del carbonio e dell’azoto, presenti nel collagene e nello smalto dei denti, rivelano la quantità di carne consumata nel corso del tempo. Gli isotopi del carbonio, invece, non permettono di determinare la tipologia di cibo consumato, ma consentono di valutare la quantità.

Tuttavia, i resti archeobotanici di ghiande, pistacchi, pinoli, avena e legumi eliminano ogni dubbio. Questo è particolarmente significativo poiché sono state ritrovate, nelle vicinanze del sito, le macine utilizzate per lavorare tali prodotti vegetali.

Quindi, sebbene si nutrissero principalmente di vegetali, consumavano anche carne, come dimostrano i resti di ossa di selvaggina di grandi dimensioni trovati nelle vicinanze del sito, che mostrano segni di taglio e macellazione. La crescente dipendenza dai vegetali è stata influenzata da diversi fattori, tra cui un aumento delle piante commestibili e la diminuzione degli animali di grosse dimensioni. È interessante notare che l'analisi isotopica ha rivelato prove di svezzamento precoce con alimenti vegetali. Prima della sua morte, avvenuta tra i 6 e i 12 mesi di vita, il bambino si nutriva principalmente di vegetali amidacei. È probabile che lo svezzamento sia stato agevolato dalla disponibilità di tali vegetali, a differenza di altri bambini di altre popolazioni che vivevano in luoghi con una scarsità di vegetali commestibili.

La questione si sposta ora sulla nascita effettiva dell’agricoltura, poiché per esigenze storiche si è convenuto di collocare attorno ai 10.000 anni il periodo in cui avvenne il passaggio dal Paleolitico al Neolitico (attraverso il Mesolitico) per spiegare questo apparente cambiamento di dieta e stile di vita. Tuttavia, negli ultimi anni sono emerse numerose ricerche che testimoniano il consumo di vegetali decine di migliaia di anni prima dell'avvento dell’agricoltura:

  • All'inizio di quest'anno è stata pubblicata una ricerca che ha analizzato i resti di 24 individui provenienti da siti di sepoltura in Perù, risalenti a un periodo compreso tra 9000 e 6500 anni fa. Questo studio ha rivelato che le diete delle popolazioni delle Ande erano composte per l'80% da vegetali e per il 20% da carne. I siti dell'Olocene di Wilamaya Patjxa e Soro Mik'aya Patjxa si trovano a circa 3800 metri di altitudine, con i tuberi che potrebbero essere stati la principale risorsa alimentare.

  • Altri studi, come quelli condotti sui Neanderthal, hanno evidenziato la produzione di proto-farina e alimenti a base di piselli, lenticchie, noci, e così via. Questi risultati indicano che i Neanderthal avevano una conoscenza approfondita delle piante e suggeriscono che tentativi di addomesticazione potrebbero essersi verificati molto prima della cosiddetta "nascita" dell'agricoltura.

In generale, non esisteva una dieta standard durante questo periodo, ed è plausibile che le persone si nutrissero in base alle risorse disponibili nei vari ambienti. L'uomo è sempre stato un animale flessibile: quando gli animali scarseggiavano, ci si nutriva di vegetali, e viceversa. Tuttavia, è interessante notare che nel Levante, l'area spesso associata alla nascita dell'agricoltura, vi fossero popolazioni pre-agricole con una dieta molto simile a quella degli Iberomaurusiani. Si potrebbero considerare come precursori dell’agricoltura? Questo non è certo, poiché la transizione all’agricoltura è stata probabilmente un processo lungo e complesso, che potrebbe essersi sviluppato in tempi e modi diversi a seconda del contesto ambientale. È improbabile che sia avvenuto un unico rapido cambiamento simultaneo a livello mondiale.

Fonte: Moubtahij, Z., McCormack, J., Bourgon, N. et al. Isotopic evidence of high reliance on plant food among Later Stone Age hunter-gatherers at Taforalt, Morocco. Nat Ecol Evol (2024).