Evolution never sTOPS!
Evidenze di composizionalità non triviale nel bonobo
Alcuni richiami vocali del bonobo mostrano composizionalità non triviale, un meccanismo chiave del linguaggio umano.
ANTENATO COMUNE 𝙋𝙖𝙣-𝙃𝙤𝙢𝙤: IL POSSIBILE IDENTIKITINFORMAZIONI SUGLI OMINOIDI
9/25/20251 min leggere
Una delle caratteristiche che associamo alla nostra specie è il linguaggio, cioè la capacità di comunicare attraverso parole, gesti e tanto altro, permettendo così di comunicare e di trasmettere informazioni a qualsiasi individuo. In realtà, a parte la capacità di “parlare come una persona”, tutti gli animali comunicano, magari senza parlare o emettendo suoni che noi umani non siamo in grado di capire.
E a darci una mano sono i nostri “cugini”, in quanto sono molto vicini a livello genetico a noi, e capire un po’ loro significa capire forse qualcosa sul nostro antenato comune. Lo studio in questione riguarda i bonobo (Pan paniscus), noti per la loro alta socialità, per i comportamenti legati alla cooperazione e alla complessità vocale. L’obiettivo della ricerca era quello di investigare la presenza di composizionalità nel sistema vocale dei bonobo, ovvero la capacità di combinare segnali vocali per produrre nuovi significati. I bonobo oggetto dello studio vivono nella Riserva di Kokolopori, nella Repubblica Democratica del Congo, e sono stati raccolti circa 1000 tipi di richiami vocali. In sostanza, circa la metà dei casi era caratterizzata dalla combinazione di almeno due vocalizzazioni (in rapida successione).
In parole povere, sono stati identificati almeno 3 esempi di composizionalità non triviale. Ma spieghiamo qualche concetto prima. Con “composizionalità non triviale” ci si riferisce alla capacità di combinare elementi significativi in modi complessi: il significato dell'insieme non è semplicemente la somma delle parti, ma emerge da interazioni più sofisticate tra gli elementi. Per esempio, "cattivo giocatore" non implica che la persona sia cattiva in generale e anche giocatore, ma specificamente che non è abile nel gioco.
Dal punto di vista evolutivo, quindi, anche i bonobo possiedono forme di comunicazione vocale con proprietà strutturali più vicine al linguaggio umano di quanto ipotizzato. È possibile che alcune capacità mentali necessarie per sviluppare il linguaggio — come associare suoni a significati, combinare segnali in modo complesso o interpretare intenzioni comunicative — fossero già presenti nell’antenato comune tra esseri umani (Homo) e scimpanzé/bonobo (Pan), e che siano state poi ereditate da questi due lignaggi. Pertanto, la composizionalità non triviale non è esclusiva del linguaggio (e del lignaggio) umano, ma servono comunque altri studi per approfondire questo aspetto.
Fonte: M. Berthet et al. ,Extensive compositionality in the vocal system of bonobos.Science388,104-108(2025).
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