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Gli orsi di Dmanisi e la prima dispersione dei primi ๐๐ค๐ข๐ค fuori dall'Africa
Dmanisi (Georgia) รจ un sito molto importante poichรฉ nel record fossile sono state registrate le migrazioni degli ominini fuori dall'Africa.
OUT OF AFRICAORDINE CARNIVORA: NOTIZIE E CURIOSITร
9/23/20254 min leggere
Dmanisi (Georgia) รจ un sito molto importante poichรฉ nel record fossile sono state registrate le migrazioni degli ominini fuori dall'Africa, con la prima avvenuta circa 1,8 milioni di anni fa. Questo sito non fu importante solo per l'uomo, ma anche per molti animali, come ad esempio gli ursidi, poichรฉ in queste zone sono stati trovati i resti del cosiddetto ๐๐ง๐จ๐ช๐จ ๐๐ฉ๐ง๐ช๐จ๐๐ช๐จ, un orso vissuto tra 1,8 milioni e 800.000 anni fa in Europa, Asia e Nordafrica. Vedremo anche come questi orsi hanno interagito con l'uomo.
La ricerca, sebbene del 2019, ha studiato la paleodieta di questi animali grazie alla combinazione tra morfometria e microusura dentaria. I ricercatori hanno notato che esiste una grande variabilitร nelle dimensioni. Tuttavia, questa variabilitร non indicherebbe la presenza di piรน specie, ma sempre di una sola, ๐. ๐๐ฉ๐ง๐ช๐จ๐๐ช๐จ, in quanto potrebbe dipendere dal dimorfismo sessuale. Questi orsi abitavano in un ambiente eterogeneo, un mix tra pianura aperta e macchie di foresta. Infatti, la loro dieta era basata sulla brucatura, ma includeva anche un sostanziale apporto di pesce e carne. Si tratta di un comportamento onnivoro simile a quello degli orsi bruni attuali. Gli autori, infatti, non considerano ๐. ๐๐ฉ๐ง๐ช๐จ๐๐ช๐จ una specie altamente specializzata e, come ben sapete, una specie poco specializzata ha maggiori probabilitร di sopravvivere in contesti influenzati dai cambiamenti climatici e ambientali rispetto a una specie specializzata. Pertanto, pensano che ๐. ๐๐ฉ๐ง๐ช๐จ๐๐ช๐จ abbia lasciato discendenti (contrariamente a quanto ipotizzato precedentemente) e che vi sia stata un'evoluzione graduale che ha portato all'orso delle caverne (๐. ๐๐ฉ๐ง๐ช๐จ๐๐ช๐จ - ๐๐ง๐จ๐ช๐จ ๐๐๐ฃ๐๐๐๐ง๐ - ๐๐ง๐จ๐ช๐จ ๐จ๐ฅ๐๐ก๐๐๐ช๐จ).
Per comprendere meglio la situazione dal punto di vista ecologico e ambientale, sono state svolte analisi paleobotaniche. Queste indicano che la vegetazione rifletteva quella di un ambiente caratterizzato da un clima temperato, con la predominanza di piante C3 e un aumento dell'ariditร nella parte centrale della sequenza stratigrafica. La presenza di un ambiente secco e aperto, caratterizzato da ampie zone boschive, รจ supportata dai dati faunistici, ma รจ anche vero che i fitoliti registrano solo la presenza di specie erbose. Pertanto, potrebbe esser stata sovrastimata l'estensione degli habitat aperti, contraddicendo la presenza di ambienti chiusi come indicato dalla presenza di cervidi. La presenza di alcune coproliti suggerisce che l'ambiente era caratterizzato da arbusti, alberi, piante ed erbe aromatiche, indicando un habitat a chiazze.
Questa dominanza di steppe, foreste e praterie ha svolto un ruolo molto importante sia nel mantenimento di una fauna diversificata, sia vegetale che animale. Dmanisi, rispetto ad altri siti leggermente piรน giovani e con condizioni ecologiche simili, presenta una maggiore varietร di specie di carnivori, come per esempio il ghepardo gigante (๐ผ๐๐๐ฃ๐ค๐ฃ๐ฎ๐ญ ๐ฅ๐๐ง๐๐๐ฃ๐๐ฃ๐จ๐๐จ), suggerendo che la competizione tra i carnivori fosse elevata. Questo spiegherebbe le condizioni di ipocarnivoria di ๐. ๐๐ฉ๐ง๐ช๐จ๐๐ช๐จ, un animale caratterizzato da una dieta molto flessibile. Un onnivoro generalista si comporta come tale quando le risorse scarseggiano o sono contese con altri predatori, uomo incluso.
La microusura e la morfometria dentale di ๐. ๐๐ฉ๐ง๐ช๐จ๐๐ช๐จ indicano che questa specie coesisteva con i primi umani eurasiatici, anch'essi, come l'orso, si nutrivano sia di vegetali che di carne a seconda della disponibilitร . Gli orsi bruni odierni possiedono una dieta che, in generale, include meno del 20% di carne e cacciano raramente o si comportano come animali opportunisti, e ciรฒ valeva anche per ๐. ๐๐ฉ๐ง๐ช๐จ๐๐ช๐จ, che sembra aver consumato risorse alimentari simili a quelle dell'orso bruno vivente. Forse ๐. ๐๐ฉ๐ง๐ช๐จ๐๐ช๐จ consumava anche una certa quantitร di vegetali, poichรฉ sui denti studiati sono presenti sia graffi che fossette. Questi segni potrebbero essere stati prodotti anche da un maggior apporto di sedimenti durante lo sradicamento di vegetali in aree con bassa copertura vegetale.
L'onnivoria di ๐. ๐๐ฉ๐ง๐ช๐จ๐๐ช๐จ indica una coesistenza con le prime specie del genere ๐๐ค๐ข๐ค provenienti dall'Africa nelle zone di Dmanisi, e la comparsa dell'uomo in queste zone coincide con la scomparsa di ๐๐ช๐จ ๐จ๐ฉ๐ง๐ค๐ฏ๐ฏ๐๐, anch'essa un onnivoro. Si tratta di una competizione diretta tra specie onnivore alle medie latitudini. Gli esseri umani a quel tempo erano in gran parte onnivori, sfruttando una vasta gamma di sostanze vegetali e animali con un comportamento da spazzino, sviluppatosi in Africa orientale. Dopo il loro arrivo alle medie latitudini, affrontarono un clima piรน stagionale rispetto agli ambienti subtropicali africani, con l'accesso a determinate specie vegetali solo in alcuni periodi dell'anno. La strategia di spazzino divenne predominante e fondamentale per la sopravvivenza dell'uomo in un ambiente come il Caucaso, un'area a clima temperato, amplificando la competizione con altri grandi carnivori. Inoltre, la competizione non era solo per le carogne, ma anche per altre risorse 'invernali', come le noci o cibi duri in generale, o la raccolta delle piante sotterranee, testimoniando una precoce convergenza alimentare tra ursidi, umani e suidi.
Tra i tre competitori, i suidi furono momentaneamente messi fuori gioco, anche perchรฉ non avevano la capacitร di spaccare le ossa come gli ienidi e gli umani, mentre quest'ultimi riuscivano a farlo con una certa facilitร grazie agli strumenti in pietra. Inoltre, uomini e suidi consumavano anche nocciole, noci, ghiande e altri 'cibi duri', tipici del bacino Mediterraneo, e ciรฒ portรฒ alla momentanea scomparsa dei suidi in quelle aree, in quanto competitori diretti dell'uomo, soprattutto durante l'autunno e l'inverno. Naturalmente, la scomparsa (momentanea) dei suidi in Europa potrebbe essere legata ai cambiamenti climatici durante il Pleistocene inferiore, che comportarono la riduzione delle chiazze boschive e/o forestali.
๐. ๐๐ฉ๐ง๐ช๐จ๐๐ช๐จ non era specializzata nello schiacciare o mangiare noci o 'cibi duri', e non faceva affidamento su queste risorse in inverno poichรฉ andava in letargo, il che permetteva di evitare la riduzione di queste risorse durante il periodo freddo. Inoltre, non era un frantumatore di ossa e il suo comportamento da spazzino era correlato al consumo di carne di grandi ungulati. In alternativa, poteva passare da spazzino a predatore opportunista di ungulati di piccole e medie dimensioni, oltre a consumare pesce (come testimoniato dal sito di Venta Micena), o, durante il periodo caldo, nutrirsi di 'frutti di bosco'. In sostanza, occupava la stessa nicchia ecologica dell'uomo, sebbene le risorse consumate non fossero le stesse (solo alcune si sovrapponevano), e quindi l'uomo e questi antichi orsi coesistettero durante il Pleistocene inferiore in tutta l'Eurasia. Non si escludevano a vicenda a livello ecologico.
Fonte: Medin, T., Martรญnez-Navarro, B., Madurell-Malapeira, J. et al. The bears from Dmanisi and the first dispersal of early Homo out of Africa. Sci Rep 9, 17752 (2019).
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