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I coccodrilli riescono a percepire i pianti dei bambini e dei neonati
I coccodrilli possono sembrare sordi, apparentemente. Ma sono capaci di percepire l'ambiente circostante in modo netto e...nitido.
DIAPSIDI: ECOLOGIA ED ETOLOGIAIL GENERE 𝙃𝙤𝙢𝙤
9/19/20253 min leggere
Le vocalizzazioni di sofferenza dei bambini sono un'ottima strategia per allertare altri conspecifici anche a lunga distanza, ma queste "frequenze" possono essere avvertite anche da animali appartenenti ad altre specie. Un esperimento ha avuto come protagonisti i coccodrilli del Nilo, che sembrano essere molto attratti dai neonati umani, bonobo e scimpanzé. I risultati, in generale, suggeriscono che i coccodrilli sono molto sensibili al pianto dei bambini, così come a quello di altre specie molto lontane filogeneticamente parlando.
Le caratteristiche acustiche che codificano le informazioni nei segnali sonori non sono identiche per tutte le specie, ma i coccodrilli sono in grado di decodificare l'intensità del pianto o del disagio, in quanto sono più attratti da grida con acustica non lineare. Ad esempio, gli esseri umani utilizzano il tono per giudicare il livello di angoscia codificato nei pianti dei neonati, mentre i coccodrilli sono solo moderatamente sensibili a questa caratteristica acustica. I pianti dei bonobo sono molto più acuti, quasi alla pari di quelli dei bambini umani, ma la diversità nelle caratteristiche acustiche degli stimoli riflette anche una diversa eccitazione nei coccodrilli.
Quindi, in generale, gli studi indicano che i coccodrilli non sono particolarmente sensibili al richiamo riproduttivo degli ominini, ma sono molto attratti e prestano particolare attenzione alle caratteristiche che segnalano l'eccitazione, come i fenomeni acustici non lineari. Più è alto il tono di un grido, più gli esseri umani riescono a capire e a giudicare il grido come espressione di angoscia, ma possono anche sbagliare perché la differenza di tono e il loro significato può cambiare anche in base al contesto culturale, mentre i coccodrilli non prestano attenzione al tono. I coccodrilli non hanno esperienza con i pianti, se non quelli che vivono in prossimità di popolazioni umane o di altri ominini, e rispondono agli stimoli basandosi esclusivamente su criteri acustici, senza riconoscere l'origine dello stimolo. Nonostante l'udito eccellente, i coccodrilli non sono molto in grado di percepire le alte frequenze e le grida dei bonobo (gamma di frequenza fino a 10 kHz), quindi è probabile che proprio la scarsa percezione delle alte frequenze possa spiegare perché i pianti ad alta intensità e alta eccitazione dei bambini attraggono fortemente i coccodrilli.
Quindi, ora ci si può chiedere perché i coccodrilli rispondano alle grida degli ominini. I coccodrilli adulti sono attratti dalle "chiamate di soccorso" dei loro piccoli, e sia le femmine che alcuni maschi arrivano per fornire assistenza genitoriale contro i predatori. Tuttavia, i coccodrilli adulti non mostrano sempre cura per i giovani, e spesso si osservano casi di cannibalismo. Le "grida", o meglio i suoni d'angoscia dei giovani coccodrilli, condividono caratteristiche comuni con le grida dei neonati degli ominini perché sono serie armoniche che coprono un'ampia larghezza di banda (tra 500 e 6000 Hz), modulate in frequenza, e possono presentare fenomeni acustici non lineari.
L'esperimento ha mostrato una grande quantità di risposte nei coccodrilli, sia da parte dei maschi che delle femmine. Non tutti si sono avvicinati alla fonte del suono: alcuni nuotavano in superficie, altri si tuffavano in acqua, altri ancora hanno provato ad azzannare la fonte o si fermavano a pochi centimetri di distanza ad ascoltare. È probabile che gli stimoli del grido degli ominini abbiano innescato una risposta predatoria in alcuni coccodrilli, mentre in altri una risposta legata alle cure parentali. I coccodrilli del Nilo sono quelli più attratti dai pianti dei piccoli di ominini, pertanto lo studio suggerisce che questi grandi predatori anche in passato possono aver rappresentato un pericolo per il nostro lignaggio. Infatti, il coccodrillo del Nilo era abbondante nelle zone dove comparvero sia il genere Homo che le australopitecine, il che indica che anche gli antichi bambini condividevano le stesse caratteristiche acustiche, rappresentando uno stimolo per i coccodrilli.
In generale, lo studio afferma che i coccodrilli rispondono selettivamente a determinati segnali sonori, e i ricercatori fanno alcuni esempi:
Una madre di caimano nero non ha risposto richiamo della prole;
I giovani coccodrilli del Nilo sono attratti dal richiamo di altri giovani, ma sono disinteressati ai richiami delle rane;
In generale, i coccodrilli sono animali particolarmente intelligenti e riescono facilmente a capire se un verso è stato emesso da un animale o da un altoparlante;
I coccodrilli non sono solo attratti dai pianti di giovani ominini, ma da qualsiasi segnale di soccorso. Sono animali cacciatori e opportunisti, quindi sono sostanzialmente "pronti" a reagire a qualsiasi stimolo legato a un segnale di soccorso o di disagio. Questo perché i coccodrilli dell’esperimento non hanno mai associato il pianto a un piccolo ominino, quindi la loro risposta al pianto è "innata".
Fonte: Thévenet Julie, Papet Léo, Coureaud Gérard, Boyer Nicolas, Levréro Florence, Grimault Nicolas and Mathevon Nicolas 2023. Crocodile perception of distress in hominid baby cries.
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