Evolution never sTOPS!

I Neanderthal si baciavano con i Sapiens tra una scappatella ed un'altra, si (auto)medicavano ed alcuni erano prevalentemente vegetariani

Sono tanti risultati, e sono molto interessanti in quanto fanno luce su certi aspetti comportamentali delle due specie.

NEANDERTHAL: ARTE E SOCIETÀSAPIENS: ARTE E SOCIETÀ

1/15/20252 min leggere

Ormai sappiamo attraverso una miriade di studi che Sapiens e Neanderthal convissero assieme, si accoppiarono, si scambiarono "pareri" sulle produzioni litiche. Insomma, a parte qualche differenza morfologica e genetica, erano estremamente simili a noi.

Ma sul comportamento cosa sappiamo? A parte alcuni ritrovamento, perlopiù paleontologici e/o archeologici, il DNA fino a 5-6 anni fa non ci aveva restituito molte informazioni su questo aspetto, ma questo studio pubblicato su Nature ha gettato le basi per capire molto sul comportamento del Neanderthal, su cosa mangiasse e quali malattie lo affliggesse.

Questo "vecchio" studio, attraverso il sequenziamento di tracce di DNA antico rinvenuto da 5 campioni di placca dentale, ci indica che la dieta del cugino Neanderthal fosse molto variegata:

  1. Nella grotta di Spy, in Belgio, i dati ci indicano che la dieta fosse quasi esclusivamente a base di carne. Comprendeva perlopiù rinoceronti lanosi e mufloni, caratteristici di ambienti di steppa;

  2. Nella grotta di El Sidrón in Spagna, invece, l'alimentazione del Neanderthal comprendeva funghi, muschio, pinoli che riflettevano un ambiente di foresta.

Insomma, il Neanderthal si adattava bene un po' ovunque.

Le differenze sono state collegate ad un cambiamento in generale nella comunità batterica orale, dove un microbiota ha suggerito che il consumo di carne ha contribuito alla variazione proprio del microbiota stesso del Neanderthal.

In un individuo giovane, rinvenuto a El Sidrón, è stato individuato un patogeno gastrointestinale cronico, 𝙀𝙣𝙩𝙚𝙧𝙤𝙘𝙮𝙩𝙤𝙯𝙤𝙤𝙣 𝙗𝙞𝙚𝙣𝙚𝙪𝙨𝙞, un parassita intracellulare obbligato che infetta le cellule epiteliali intestinali. In più in quest'individuo era presente anche un genoma quasi completo di 𝙈𝙚𝙩𝙝𝙖𝙣𝙤𝙗𝙧𝙚𝙫𝙞𝙗𝙖𝙘𝙩𝙚𝙧 𝙤𝙧𝙖𝙡𝙞𝙨, datato 48.000 anni fa circa.

La particolarità è che molti batteri della saliva sono condivisi con la nostra specie, e questo potrebbe indicare che Sapiens e Neanderthal si baciassero. Nulla di così anormale visto che le due specie si accoppiarono, e tra una scappatella ed un'altra qualche bacino ci stava.

Ma quest'indivivuo non si fece mancare nulla in quanto i resti di El Sidrón ci offrono prove di automedicazione: quest'individuo neanderthaliano aveva un ascesso dentale, che curò con 'prodotti naturali'. Infatti, nel tartaro dell'adolescente sono state trovate tracce di:

  • corteccia di pioppo, dalla quale si estrae l'acido acetilsalicilico (l'aspirina, per intenderci);

  • fungo penicillio, che produce l'antibiotico penicillina.

Probabilmente, queste sostanze vennero usate per automedicarsi, come indicano altri ritrovamenti sempre a El Sidrón come tracce di achillea e camomilla, piante amare che venivano mangiate per le loro proprietà.

Fonte immagine: Mattia Papàro, Museo CosmoCaixa di Barcellona

Fonte: Weyrich, L., Duchene, S., Soubrier, J. et al. Neanderthal behaviour, diet, and disease inferred from ancient DNA in dental calculus. Nature 544, 357–361 (2017).