Evolution never sTOPS!
I primi umani potrebbero aver vissuto nei pressi di sorgenti idrotermali (ed utilizzato le stesse per "cuocere" il cibo)
La gola di Olduvai ci ha restituito in questi anni un gran numero di fossili "umani" e di materiale paletnologico, ed è proprio qui che si aggiunge un altro tassello che potrebbe avere in futuro un risvolto interessante.
IL GENERE 𝙃𝙤𝙢𝙤
8/31/20252 min leggere
La Gola di Olduvai ci ha restituito in questi anni un gran numero di fossili "umani" e di materiale paletnologico, ed è proprio qui che si aggiunge un altro tassello che potrebbe avere in futuro un risvolto interessante: i primi umani potrebbero aver vissuto nei pressi di sorgenti idrotermali, ed utilizzato le stesse per "cuocere" il cibo.
Non dovrebbe essere sconvolgente di per sé una notizia del genere perché ci sono molti primati che vivono nei pressi di sorgenti termali, come accade in Giappone con i macachi locali (Macaca fuscata) che, letteralmente, si tuffano in queste sorgenti con lo scopo di riscaldarsi e ripararsi dalle temperature invernali locali.
Qui la situazione è leggermente diversa perché ci troviamo in Africa e le sorgenti termali avrebbero potuto giocare un ruolo leggermente diverso: in primis avrebbero potuto offrire una sorta di riparo nei pressi di una fonte d'acqua, ed in secondo luogo avrebbero potuto offrire la possibilità di cuocere i cibi, ben prima che il fuoco incominciasse ad essere "addomesticato".
Il primo indizio lo fornisce uno studio microbico su sedimenti antichi circa 1,7-1,8 milioni di anni fa, ed alcuni di questi erano un po' più scuri di altri, indicando, come accade anche in sedimenti recenti, un cambiamento ambientale avvenuto in quell'arco temporale. Tracce fossili di lipidi di piante e microbi indicano la presenza di un ambiente "a mosaico" ricco di biodiversità, di sorgenti idriche e di risorse vegetali, il tutto dovuto probabilmente ad una graduale aridificazione che ha comportato un passaggio da un clima più umido e popolato di alberi a un terreno più secco ed erboso (savana).
Sono stati rinvenute tracce di lipidi prodotti da un batterio moderno conosciuto come Thermocrinis ruber, ed è quello che più ha incuriosito i ricercatori perché si tratta di un batterio ipertermofilo che prospera solo in acque molto calde, come quelle che si trovano nei canali di deflusso delle sorgenti termali bollenti. Ma, a livello geologico, sarebbe stata possibile la presenza di una simile sorgente? È una regione tettonica molto attiva da cui si sono generati tanti vulcani nel corso del tempo, quindi attività legate al cosiddetto "vulcanesimo secondario", quali le sorgenti termali, non sarebbe stato assolutamente così anormale.
La presenza anche di reperti paletnologici nei pressi di queste possibili sorgenti porta i ricercatori a pensare che questi antichi umani abbiano potuto utilizzare queste sorgenti anche per cuocere (o bollire, in questo caso) la carne o altri alimenti. Di certo non possiamo dire se fosse una pratica comune, o se abbiano mai fatto una cosa del genere, anche perché avrebbero potuto tranquillamente raccogliere i resti caduti in queste sorgenti senza bisogno di fare nulla, ma per ricerche future basterà tenere in considerazione i dati raccolti (come la presenza di certi lipidi) per capire se gli umani sfruttassero maggiormente condizioni ambientali simili, o se si tratta di "una tantum" relativa solo alla Gola di Olduvai.
Fonte: A. Sistiaga, F. Husain, D. Uribelarrea, D.M. Martín-Perea,T. Ferland, K.H. Freeman, F. Diez-Martín, E. Baquedano, A. Mabulla, M. Domínguez-Rodrigo, & R.E. Summons, Microbial biomarkers reveal a hydrothermally active landscape at Olduvai Gorge at the dawn of the Acheulean, 1.7 Ma,Proc. Natl. Acad. Sci. U.S.A.117 (40) 24720-24728, 2020
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