Evolution never sTOPS!
I ritmi di crescita dell'elefante nano siciliano erano molto lenti
Si pensava che questa specie fosse caratterizzata da uno sviluppo perlopiù veloce, ma in questo caso non è proprio così.
PALEOBIOGEOGRAFIA: NANISMO INSULARE (ELEPHANTIDAE)
Mattia Papàro
11/7/20241 min leggere
Questo studio è stato condotto dall' Institut Català de Paleontologia di Barcellona assieme ad università italiane, ed ha preso in esame ossa fossili di 𝙋𝙖𝙡𝙖𝙚𝙤𝙭𝙤𝙙𝙤𝙣 𝙛𝙖𝙡𝙘𝙤𝙣𝙚𝙧𝙞 del Pleistocene, uno dei più famosi esempi di nanismo insulare estremo: rispetto ai suoi "cugini" raggiungeva il metro scarso di altezza e un peso di circa 250 kg.
Studi precedenti associavano a questa specie una vita relativamente breve e un inizio precoce nella riproduzione, ma attraverso l'istologia molare, delle zanne e delle ossea, si è riusciti a capire che l'elefante nano siciliano cresceva a ritmi molto lenti per un lungo periodo, infatti poteva raggiungere la maturità verso i 15 anni d'età, con una durata minima della vita di ben 68 anni.
Quindi, questo comporta la rivalutazione della massa corporea di questa specie, ma porterà a rivalutare anche i tassi di crescita e delle dimensioni previste per specie continentali. Questo perché le specie non insulari tendono ad avere una crescita più veloce e si riproducono relativamente presto, mentre nelle isole accade il contrario: l'elefante nano siciliano risulta aver avuto un ritmo di crescita molto più lento rispetto al 𝙋. 𝙖𝙣𝙩𝙞𝙦𝙪𝙪𝙨 e all'elefante africano della savana.
Sostanzialmente, l'elefante nano siciliano rispecchia le condizioni tipiche di un mammifero nano insulare.
Fonte testo e immagine: Köhler, M., Herridge, V., Nacarino-Meneses, C. et al. Palaeohistology reveals a slow pace of life for the dwarfed Sicilian elephant. Sci Rep 11, 22862 (2021)


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