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Native americans are playing a game in a diorama.

Il Neanderthal era conscio dello spazio disponibile in base alle attività da svolgere

Sapiens e Neanderthal condividevano molte abitudini e strategie. Infatti, anche questa specie studiava l'ambiente circostante quantificando anche le risorse disponibili.

NEANDERTHAL: ARTE E SOCIETÀI BALZI ROSSI

9/14/20252 min leggere

Il complesso dei Balzi Rossi, dove ho avuto la fortuna di partecipare ad uno scavo lo scorso anno presso Riparo Mochi, restituisce periodicamente informazioni molto interessanti per quanto riguarda Neanderthal e Sapiens del Paleolitico Medio. Si sa, ormai da tempo, che quello fu un punto cruciale per il passaggio di animali durante l’alternarsi di periodi freddi e caldi, uomo compreso. Presso Riparo Bombrini, come indicato in una ricerca pubblicata ad inizio anno, attraverso la distribuzione spaziale degli strumenti litici, delle ossa e delle conchiglie marine sulla superficie del sito, il Neanderthal era un "maniaco" dell’ordine e dell’organizzazione spaziale, proprio come il Sapiens.

I reperti non erano distribuiti in modo casuale, ma in modo omogeneo nello spazio, indicando così che il Neanderthal era conscio dello spazio disponibile in base alle attività da svolgere. Questo studio è stato condotto attraverso un’analisi statistica quantitativa in grado di “misurare” gli spazi del sito, grazie soprattutto agli elementi che si ripetono in modo costante, come focolari o aree adibite al rilascio di rifiuti e scarti. L'articolazione degli spazi rifletteva strategie ben definite, soprattutto per quanto riguarda la durata dell’occupazione e il controllo delle risorse. Non erano proprio degli spreconi; c'era una pianificazione territoriale sia a livello spaziale che temporale, in modo tale da ritornare a rioccupare il sito. In altre parole, non consumavano tutte le risorse consapevoli del fatto che sarebbero tornati in tempi successivi, un po’ come i primi agricoltori del Neolitico, sebbene si trattasse di un’occupazione sporadica da parte del Neanderthal rispetto al Sapiens, che occupava quelle aree per periodi più lunghi.

Come se fosse necessario, vista la ricchezza bibliografica che attesta le potenzialità del Neanderthal, ciò indica che questa specie fosse dotata di grandi capacità cognitive uniche che riflettono un certo grado di plasticità comportamentale. Proprio la presenza del Sapiens nello stesso sito ci permette di fare un confronto diretto tra le due specie. Questo confronto, in sostanza, non rivela alcuna differenza nella comprensione dello spazio e del territorio e nell’organizzazione delle attività, poiché entrambe le specie hanno utilizzato il sito in base alle proprie esigenze. Il Neanderthal del Paleolitico medio utilizzava Riparo Bombrini come una sorta di “riparo veloce momentaneo” dovuto a un rapido cambiamento climatico che influenzò la mobilità di questa specie. Al contrario, il Sapiens passò molto più tempo in questi siti, il che riflette una strategia diversa per quanto riguarda la mobilità, non risentendo molto del rapido cambiamento climatico. Ciò permise anche un’ampia distribuzione della nostra specie a livello geografico, come testimoniato da altri siti vicini.

Fonte: Vallerand, A., Negrino, F. & Riel-Salvatore, J. Homo sapiens and Neanderthal Use of Space at Riparo Bombrini (Liguria, Italy). J Archaeol Method Theory (2024).