Evolution never sTOPS!
Il Neanderthal seppelliva i defunti con i fiori?
Probabilmente no, ma la spiegazione non è così semplice e scontata.
NEANDERTHAL: ARTE E SOCIETÀ
9/19/20252 min leggere
Il record geologico e fossile indica da tempo che il Neanderthal è stato il primo ominino a seppellire intenzionalmente i defunti, ben prima del Sapiens che però tendeva a seppellire i defunti sia con i fiori che con altri oggetti. Diciamo che le sepolture neanderthaliane erano un po'... spoglie. Questa è una storia simile a quella di 𝙃𝙤𝙢𝙤 𝙣𝙖𝙡𝙚𝙙𝙞, con l'intenzione di "umanizzare" il Neanderthal negli anni '60, ma tutte le ricerche degli ultimi 20 anni hanno più che confermato questo aspetto.
Nel 1960 venne scoperto uno scheletro denominato Shanidar 4, e questo scheletro aveva fatto pensare ad alcuni che il Neanderthal seppellisse i morti con i fiori, anche se questa teoria non è mai stata completamente accettata, con la pubblicazione che confermerà (forse) la non validità di questa teoria. Ciò non toglie che il Neanderthal praticasse rituali funebri, seppur senza fiori. Shanidar 4 venne scoperto assieme ad altri 9 scheletri, sia di donne che di bambini, nella grotta di Shanidar sui monti Zagros, nel Kurdistan iracheno.
Attorno al maschio Shanidar 4, erano presenti sacche polliniche (antere) di fiori recisi, e da ciò era partita la vecchia teoria, cioè quella che vedeva il Neanderthal accompagnare le sepolture con i fiori, anche perché Shanidar 4 è stato ritrovato in posizione semi-fetale e circondato dal polline. Nuovi scavi effettuati nei pressi del sito dove vennero ritrovati i resti di Shanidar 4 hanno contribuito a riconsiderare la teoria. Uno dei due nuovi scheletri, rinominato Shanidar Z, è stato trovato immediatamente adiacente e leggermente sotto al punto nel quale venne ritrovato Shanidar 4, oltre ad altre ossa rinvenute ancora più giù a circa 15 cm di profondità(ossa e denti).
I tre corpi sembrano essere posti in un punto nel quale, occasionalmente, scorreva l'acqua ed immediatamente adiacente a una roccia enorme. Le profondità dei corpi suggeriscono che sono stati posti in momenti diversi, forse nell'arco di decine o centinaia di anni. Quindi, Shanidar Z e Shanidar 4 sono stati posti più o meno nella stessa posizione, come se stessero guardando fuori dalla caverna, mentre il terzo scheletro (seppur incompleto) sembra avere la testa rivolta verso est. Questo indicherebbe che il sito è stato occupato almeno tre volte dal Neanderthal, scegliendo lo stesso posto per la sepoltura.
Gli individui sembrano essere stati sepolti con cura, ma la particolarità è che il polline rinvenuto nel sito è stato attribuito a diverse specie di fiori, e molte di queste specie non fiorivano nello stesso periodo dell'anno, il che ha messo in dubbio il fatto che questi fiori fossero stati utilizzati in contesti funerari. Anzi, sembra che il polline sia attribuibile ad api nidificanti, con prove fossili rinvenute nelle vicinanze. È particolare che uno dei fiori ritrovati sia il cardo stellato giallo, circondato da spine affilate anche di 2 cm, quindi è probabile che alcuni di essi fossero stati utilizzati per motivi medicinali, il che non sarebbe compatibile con l'utilizzo per scopi funerari. Inoltre, sono stati identificati frammenti legnosi che circondavano i corpi, e si pensa che abbiano potuto svolgere un ruolo di protezione. Ciò che si evince è che la trasmissione delle tradizioni avveniva di generazione in generazione, con il simbolismo che accompagnava le azioni di questi individui.
Il polline associato a Shanidar Z potrebbe indicare l'inclusione con i resti dei defunti, ma al momento non ci è dato saperlo. E se così fosse, anche se non svolgessero una sorta di dono funerario, i fiori potrebbero comunque aver avuto un significato importante in termini comportamentali. Esistono pochi casi documentati di oggetti o materiali lasciati intenzionalmente con i resti scheletrici, come una porzione mandibolare di cervo rinvenuta assieme a un bambino neanderthaliano ad Amud (Israele), oppure una scheggia di una roccia trovata nella mano di Shanidar Z.
Fonte: Chris O. Hunt, Emma Pomeroy, Tim Reynolds, Emily Tilby, Graeme Barker, Shanidar et ses fleurs? Reflections on the palynology of the Neanderthal ‘Flower Burial’ hypothesis, Journal of Archaeological Science, Volume 159, 2023, 105822, ISSN 0305-4403
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