Evolution never sTOPS!
Il più antico cane italiano
L'addomesticazione del cane risale a circa 15.000-30.000 anni fa (forse un po' di più), quando i "lupi selvatici" iniziarono a interagire con gruppi umani.
ARCHEOZOOLOGIA: IL CANE
12/2/20241 min leggere
L'università di Siena ha pubblicato, nel Settembre del 2020, una particolare scoperta: il più antico cane italiano.
La scoperta è stata fatta in Puglia dove alcuni resti sono stati scoperti a Grotta Paglicci e a Rignano Garganico, in provincia di Foggia, datando la presenza del cane in quelle zone tra i 14.000 e i 20.000 anni fa circa.
Questa scoperta è importante in quanto i cani più antichi erano confinati nelle zone dell'Europa centrale e occidentale 16.000 anni fa circa, mentre i resti pugliesi rappresentano gli individui più antichi ad oggi nel Mediterraneo che testimoniano la domesticazione del cane. Le prime tracce di domesticazione del cane, trovate sui molti Altai, risalgono a circa 30.000 anni fa.
La domesticazione del cane, e di altri animali come capre, pecore, bovidi ecc..., è stato un processo di selezione artificiale che ha avuto inizio tra il Paleolitico superiore e il Neolitico.
Grotta Paglicci si trova in Puglia, in provincia di Foggia, ed è un luogo estremamente importante dal punto di vista naturalistico ed evoluzionistico.
Scoperta nel 1957, fungeva da uso abitativo nel Paleolitico superiore(tra i 40.000 ed i 10.000 anni fa circa) per l'uomo di Cro-Magnon ed è ricca di pitture rupestri. Sono stati trovati più di 45.000 reperti.
Di grande importanza sono la presenza di 3 sepolture e numerosi resti umani singoli, risalenti al periodo Epigravettiano e Gravettiano (29.000-20.000 anni fa circa).
Fonte immagini: Università di Siena
Fonte testo: Boschin, F., Bernardini, F., Pilli, E. et al. The first evidence for Late Pleistocene dogs in Italy. Sci Rep 10, 13313 (2020).




Esplora il mondo delle Scienze Naturali, della Paleontologia, della Genetica e di tante altre fantastiche branche scientifiche.
Articoli
© 2025. All rights reserved.