Evolution never sTOPS!

satellite of water and land illustration

L'Iran come porta d’ingresso per l’Asia

Nuovi modelli paleoidrologici ad alta risoluzione rivelano che, durante i periodi umidi del Pleistocene superiore, l’Iran settentrionale offriva vie ricche d’acqua che avrebbero favorito la dispersione di Homo sapiens e altri ominini verso l’Asia. Analizzando le fasi climatiche (MIS 5 e 3), la ricerca individua antiche rotte di migrazione interne, ma nessuna costiera, sottolineando il ruolo centrale dell’acqua nel modellare i percorsi umani.

HOMO SAPIENS: OUT OF AFRICA

7/16/20252 min leggere

Ormai conosciamo benissimo alcuni aspetti che riguardano la nostra evoluzione e quella di altri ominini, ma quello che rimane difficile da studiare, il più delle volte, è la dispersione delle varie popolazioni nel corso del tempo (e dello spazio), questo perché non tutti i dati ambientali si fossilizzano, quindi alcune volte non possiamo far altro che ipotizzare come e dove una data popolazione si è spostata nel corso del tempo.

Quella più intrigante, perché un po' ci riguarda, è l'espansione delle popolazioni 𝙃𝙤𝙢𝙤 𝙨𝙖𝙥𝙞𝙚𝙣𝙨 fuori dall'Africa verso l'Asia, e in questo caso potrebbe aver svolto un ruolo importante la regione dell'attuale Iran (questo vale anche per 𝙃𝙤𝙢𝙤 𝙣𝙚𝙖𝙣𝙙𝙚𝙧𝙩𝙝𝙖𝙡𝙚𝙣𝙨𝙞𝙨).

I dati raccolti in questa ricerca del 2023 (che trovate nei commenti) indicano che i periodi umidi avrebbero facilitato l'espansione di popolazioni umane nell'Asia occidentale durante il Pleistocene superiore. Non è una novità in quanto questo è un concetto più che assodato, ma fino ad ora non è mai stato creato un modello 'paleoidrologico' spaziale completo ad alta risoluzione, per quanto riguarda l'Iran (settentrionale). In sostanza, è stata valutata la disponibilità d'acqua e la relativa influenza sulle dispersioni delle popolazioni umane verso est in Asia.

Cosa indicano le analisi:

-Nel MIS 5 (ne parlerò brevemente alla fine del post) c'erano opportunità per gli ominini di percorrere una rotta settentrionale attraverso le montagne Alborz e Kopet Dagh e il deserto Dasht-I Kavir a causa della presenza di fonti di acqua dolce;

-Viene riconosciuta una nuova rotta meridionale lungo i monti Zagros e che si estende verso est verso il Pakistan e l'Afghanistan;

-E' stata "rinvenuta" una potenziale rotta settentrionale durante il MIS 3, che avrebbe consentito lo spostamento/movimento di ominini e di altre specie nel sud-ovest asiatico;

-Tra i periodi umidi, queste interconnessioni sarebbero diminuite, isolando le popolazioni dei monti Zagros e Alborz, dove gli ominini potrebbero aver continuato ad avere accesso all'acqua;

-Pare non ci siano state rotte 'costiere' nella regione meridionale, ma nel MIS 5 viene riconosciuta una rotta nell'entroterra meridionale che si sviluppa dalle pianure del Tigri, e si espande attraverso l'Iran nord-occidentale.

Con MIS si indica il cosiddetto "stadio isotopico marino" dell'ossigeno. Senza entrare troppo nei dettagli, si misurano le concentrazioni degli isotopi 16 e 18 dell'ossigeno, e in base al rapporto tra questi isotopi, che possono essere rinvenuti nei sedimenti o nei fossili, si riesce a capire se parliamo di periodi caldi o freddi. I MIS 'dispari, come 3 (57.000 anni fa circa) o 5 (130.000 e 80.000 anni fa circa), indicano periodi relativamente caldi (interglaciali).

Fonte: Shoaee, M. J., Breeze, P. S., Drake, N. A., Hashemi, S. M., Vahdati Nasab, H., Breitenbach, S. F. M., Stevens, T., Boivin, N., & Petraglia, M. D. (2023). Defining paleoclimatic routes and opportunities for hominin dispersals across Iran. PLOS ONE, 18(4), e0284427.