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Ittiosauri: le dimensioni...contano!

Gli ittiosauri potevano raggiungere almeno i 17 metri di lunghezza (forse anche i 25 metri circa)

ITTIOSAURI & ITTIOPTERIGI

7/28/20252 min leggere

Le dimensioni... contano! Gli ittiosauri potevano raggiungere almeno i 17 metri di lunghezza (forse anche i 25 metri circa)

Qui il protagonista è la specie 𝘾𝙮𝙢𝙗𝙤𝙨𝙥𝙤𝙣𝙙𝙮𝙡𝙪𝙨 𝙮𝙤𝙪𝙣𝙜𝙤𝙧𝙪𝙢, un ittiosauro che possedeva un cranio lungo circa 2 metri, proveniente dalle faune associate al Triassico medio del Nevada (U.S.A.). È un ritrovamento eccezionale in quanto mostra come l'aumento delle dimensioni all'interno di questo lignaggio sia comparso in tempi brevissimi, anche se questo fossile non aiuta a capire il come o il perché in termini (paleo)ambientali.

Le dimensioni sono simili a quelle di un cetaceo moderno, ma la differenza è che l'aumento delle dimensioni (trend evolutivo) nei mammiferi è stato relativamente lento, in quanto dimensioni così ragguardevoli sono state raggiunte solo dopo decine di milioni di anni di selezione. Diciamo che i cetacei non furono i primi 'giganti' ad evolversi in un contesto marino, poiché questo primato spetta al momento agli ittiosauri e a 𝘾. 𝙮𝙤𝙪𝙣𝙜𝙤𝙧𝙪𝙢.

Il fossile è datato circa 244 milioni di anni fa, e l'animale sarebbe esistito al massimo 8 milioni di anni dopo l'emergere dei primi ittiosauri, anche se questa 'situazione' si è complicata con lo studio del 2023 nel quale si evidenzia che la comparsa degli ittiopterigi risale al Permiano, con gli organismi basali che presentavano già adattamenti in contesti pelagici. Quindi, forse, l'evoluzione è stata rapida, ma non così rapida come suggerito dai vecchi studi.

I risultati della ricerca includono:

  • La 'Fossil Hill', in Nevada, include molti ittiosauri di grandi dimensioni e la variabilità delle dimensioni è maggiore rispetto ai cetacei:

  • 𝘾. 𝙮𝙤𝙪𝙣𝙜𝙤𝙧𝙪𝙢 poteva raggiungere almeno i 17 metri circa di lunghezza, mentre in alcuni generi come 𝙋𝙝𝙖𝙡𝙖𝙧𝙤𝙙𝙤𝙣 la lunghezza si aggirava attorno ai 2 metri.

  • La 'Fossil Hill' rappresenta una rete trofica stabile, e avrebbe potuto sostenere anche eventuali ittiosauri capaci di nutrirsi di piccole e abbondanti prede, come gli ammonoidi.

Questo fossile associato alla specie 𝘾. 𝙮𝙤𝙪𝙣𝙜𝙤𝙧𝙪𝙢 è datato circa 246 milioni di anni, e suggerisce che questa specie sarebbe vissuta ben 3 milioni di anni dopo la comparsa dei primi ittiosauri."

L'evoluzione degli ittiosauri, seppur molto simile a quella dei cetacei, presenta alcune differenze, perlopiù legate all'alimentazione. Gli ittiosauri sembrano aver beneficiato di conodonti e ammonoidi pelagici dopo l'estinzione del Permiano, mentre il lignaggio dei cetacei sembra essere legato ad una specializzazione trofica che comprende la perdita dei denti nei 'misticeti' (balenottere) e l'evoluzione della cosiddetta "alimentazione raptoriale" negli odontoceti.

In un recente studio, invece, si indica che un ittiosauro vissuto circa 202 milioni di anni fa (Tardo Triassico) potrebbe essere sia il più grande ittiosauro che "rettile" mai vissuto. Il lavoro si basa su ossa mascellari e indica che questo animale, 𝙄𝙘𝙝𝙩𝙝𝙮𝙤𝙩𝙞𝙩𝙖𝙣 𝙨𝙚𝙫𝙚𝙧𝙣𝙚𝙣𝙨𝙞𝙨, poteva raggiungere i 25 metri di lunghezza, come indicato dalle prove istologiche già osservate in esemplari simili di ittiosauri giganti. L'età geologica e le dimensioni gigantesche degli esemplari suggeriscono affinità con gli shastasauridi, ma presenta comunque una morfologia insolita che sembra unica. Insomma, le prove indicano che si tratta di un esemplare gigante, come indicato dalla vascolarizzazione strettamente longitudinale e dagli osteoni, oltre a "prevedere" (benché assente), come mostrato dalle sezioni longitudinali, che le fibre di collagene fossero disposte a "lisca di pesce", come mostrato in altri ittiosauri giganti.

La ricerca si basa comunque su campioni frammentari e la stima dell'animale potrebbe cambiare in futuro, ma è stato anche difficile attribuire questi resti ad un ittiosauro proprio a causa delle grandi ossa mascellari che, a causa delle dimensioni, non sono così dissimili da quelle dei dinosauri.

Fonti:

  • Liebe Delsett L, Pyenson ND. Early and fast rise of Mesozoic ocean giants: A whale-sized ichthyosaur shows how fast these reptiles evolved. Science. 2021 Dec 23;374(6575):1554-1555.

  • Lomax DR, de la Salle P, Perillo M, Reynolds J, Reynolds R, Waldron JF. The last giants: New evidence for giant Late Triassic (Rhaetian) ichthyosaurs from the UK. PLoS One. 2024 Apr 17;19(4):e0300289.