Evolution never sTOPS!
La dipendenza da sigarette e la depressione (e non solo!) sono un'eredità neanderthaliana
Attraverso un processo chiamato Introgressione, la nostra specie ha "rubato" alcuni geni neanderthaliani. Alcuni di essi ci hanno permesso di sopravvivere al freddo estremo, altri invece ci hanno lasciato dei regalini...poco piacevoli!
SAPIENS: EREDITÀ "ESTERNE"OMININI: INCROCI E GENETICA
9/3/20252 min leggere
Come ben sappiamo, quei rari e fortuiti accoppiamenti con Homo neanderthalensis ci hanno permesso, attraverso un fenomeno conosciuto come introgressione, di ereditare geni neanderthaliani. Prima di continuare questo discorso, però, dobbiamo vedere come avvenne l’incorporazione di questi geni. Le specie Homo sapiens e H. neanderthalensis, come indicano i dati genetici, si sono sporadicamente accoppiate; questo perché potrebbero esserci state delle barriere riproduttive (come anche la distanza genetica tra le due popolazioni) che hanno limitato gli accoppiamenti. Quei pochi e rarissimi ibridi che nascevano, se fertili, si riproducevano con uno dei due parentali (non con il genitore, sia chiaro, ma con un altro individuo “non ibrido” appartenente al lignaggio sapiens o neanderthal). Quindi, le popolazioni non si “mischiavano” e non diventavano omogenee, ma un ibrido, riaccoppiandosi con un parentale, permetteva di “rubare” i geni dell'altra popolazione.
Bene, grazie a questo fenomeno è stato possibile “rubare” alcuni geni neanderthaliani: alcuni di questi hanno svolto un ruolo fondamentale per la nostra sopravvivenza, infatti ci hanno permesso di resistere al freddo o a certi virus; altri, invece, ci espongono maggiormente a diverse malattie (alcune ereditate proprio dal Neanderthal) come lupus, diabete di tipo II, la COVID-19, il morbo di Dupuytren e, a quanto pare, anche ad altri rischi che tra poco vedremo. Questa ricerca è un po’ vecchiotta, e sicuramente ne sono uscite altre, ma è interessante perché mostra già una vasta gamma di malanni dovuti proprio a quell’1-3% di DNA che caratterizza le popolazioni dell’Eurasia (molte popolazioni africane, per via di antiche retro-migrazioni, possiedono meno dell’1% di genoma neanderthaliano). Insomma, la salute dell’uomo moderno è in parte a rischio per via di quegli antichi accoppiamenti che aggiungono, ai malanni citati prima, anche patologie psichiche, problemi alla pelle, ipercoagulabilità e dipendenza dalle sigarette.
Grazie al database della Vanderbilt University, il BioVU, che contiene informazioni sul corredo genetico di circa 28 mila individui di origine europea, è stato possibile tracciare i tratti genetici neanderthaliani. I primi risultati mostrano come la cheratosi seborroica, l’aterosclerosi coronarica e l’obesità siano legate al lignaggio neanderthaliano. La cheratosi attinica, patologia della pelle caratterizzata da lesioni “squamose” che compaiono in seguito all’esposizione al sole o con l’invecchiamento, è stata una delle più studiate. Questa condizione, sia nei neanderthaliani che negli antichi sapiens, forse svolgeva un ruolo protettivo mentre, in età moderna, non ha più quella funzione e risulta essere un problemino non di poco conto.
Il secondo fattore è l’ipercoagulabilità, in quanto predispone l’individuo a embolie e ictus, un rischio molto dannoso ai giorni nostri. In certi contesti ambientali, dove si rischiava di morire dissanguati, questa condizione permetteva di sopravvivere a ferite gravi, mentre oggi può provocare gonfiori alle gambe e alle braccia, formando con più facilità coaguli (trombi). Un paio di associazioni, del tutto inaspettate all’epoca, sono invece quelle legate ad alcune condizioni psichiatriche, quali la depressione e la propensione al fumo di sigaretta. Va specificato, però, che non tutti i geni neanderthaliani (come quelli localizzati nel cromosoma 7) sono dannosi, quindi è sempre utile non demonizzare questi tratti ereditati migliaia di anni fa. Anche perché, senza di essi, probabilmente la nostra specie non esisterebbe: non saremmo potuti nemmeno resistere al freddo.
Fonte: Corinne N. Simonti et al. The phenotypic legacy of admixture between modern humans and Neandertals.Science351,737-741(2016).
Esplora il mondo delle Scienze Naturali, della Paleontologia, della Genetica e di tante altre fantastiche branche scientifiche.
Articoli
©2025 – All rights reserved | Le immagini presenti su questo sito provengono dal sito stesso (Unsplash), da Pixabay e Pexels (licenza stock free), da Canva (con licenza in abbonamento) e dalle ricerche citate, sempre accompagnate da primo autore e anno.