Evolution never sTOPS!
La possibile nuova datazione della grotta di Denisova attraverso due studi
Questo particolare gruppo umano sembra essere vissuto per tanto tempo nei pressi della grotta Denisova
L'UOMO DI DENISOVA
1/25/20253 min leggere
L'uomo di Denisova, che ricordo non essere ancora classificato come "specie" ma solo come "campione biologico", sembra essere vissuto per tanto tempo nei pressi della grotta Denisova, un luogo abitato anche dal Neanderthal (con cui si è incrociato più volte), e più tardi probabilmente anche da Homo sapiens (con cui si è incrociato poche volte in zone asiatiche che si affacciano sul Pacifico).
Questa grotta si trova alle pendici dei Monti Altai, in Siberia, ed il problema principale per lo studio di questo 'gruppo umano', che ha restituito solo pochi resti fossili, è stata la datazione della grotta, in quanto qualche informazione in più riuscirebbe anche a dirci quando venne abitata da Homo sapiens. Infatti, un femore della Siberia meridionale, indicava la presenza del Sapiens nella regione 45.000 anni fa circa, mentre altri artefatti sarebbero stati inizialmente associati alla nostra specie.
I reperti litici rinvenuti non sono databili con il radiocarbonio in quanto superano i 50.000 anni circa, mentre i sedimenti sono di difficile interpretazione in quanto sono presenti segni di buche e di calpestio, quindi caratterizzati da numerose attività animali e, purtroppo, anche da numerosi cicli di gelo-disgelo che caratterizza questa zona che hanno mescolato in qualche modo i reperti e i vari sedimenti che caratterizzano i vari strati.
Vediamo come ci possono aiutare questi due studi che hanno permesso di datare la grotta attraverso due diversi approcci.
1) "Age estimates for hominin fossils and the onset of the Upper Palaeolithic at Denisova Cave". Sono state ottenute 40 datazioni di utensili e reperti, modificati da una specie umana, utilizzando tecniche basate sul radiocarbonio. Le datazioni ci indicano che:
Alcuni reperti ossei animali, ed anche una collana composta da denti animali, sono i più antichi dell'Eurasia settentrionale. Sono datati tra i 49.000 e i 43.000 anni fa circa;
Da alcuni fossili è stato possibile estrarre DNA mitocondriale associato al Neanderthal.
Proprio grazie al DNA mitocondriale è stato possibile datare.
Come è possibile fare una cosa del genere con del materiale genetico?
Il DNA mitocondriale è un importantissimo marcatore biologico in quanto, grazie a questa particolare eredità, siamo riusciti a tracciare le nostre parentele per via materna nel corso degli ultimi millenni.
Per datare ci basiamo sulla tecnica dell'orologio molecolare, una tecnica che ci permette di stimare il tempo che è trascorso dalla separazione tra due specie, o gruppi, a partire dallo studio delle differenze esistenti nel DNA o nelle sequenze amminoacidiche di alcune proteine.
Questo perché, le mutazioni casuali che originano un cambiamento genetico(evoluzione) si verificano con frequenze pressoché costanti nel tempo, così è possibile stimare il tempo trascorso dal momento in cui si è verificata la divergenza tra due specie o gruppi, che discendono dallo stesso antenato comune, semplicemente valutando il numero delle differenze presenti in sequenze di DNA correlate o nelle corrispettive proteine.
Il tasso di mutazione è molto più alto nel DNA mitocondriale rispetto al DNA cellulare in quanto la ricombinazione, molto bassa, avviene solo con frammenti di “sé stesso” e non con gli altri DNA mitocondriali, questo perché lo spermatozoo non fa entrare il mitocondrio maschile nell'ovulo.
La ricerca, quindi, indica che il fossile più antico associato all'uomo di Denisova sarebbe antico 195.000 anni circa, mentre il fossile più recente tra i 76.000 e i 52.000 anni circa. Inoltre, l'ibrido di prima generazione Neanderthal-Denisova, e i fossili di Neanderthal della zona, sarebbero datati tra i 140.000 e gli 80.000 anni circa.
2) "Timing of archaic hominin occupation of Denisova Cave in southern Siberia". Questo approccio si basa esclusivamente sullo studio di materiale roccioso rinvenuto in tre camere della grotta grazie alla tecnica della luminescenza stimolata otticamente, che sostanzialmente ci riesce a dire quando certi materiali sono stati colpiti per l'ultima volta da una fonte luminosa, e quindi riescono a darci un grosso aiuto per quanto riguarda la datazione (i risultati non sono incongruenti rispetto al primo studio, anzi).
Sostanzialmente, questo studio ci racconta un po' di cose interessanti:
la grotta venne occupata dal Denisova inizialmente, almeno, 287.000 anni fa circa, mentre l'ultimo insediamento denisovano parrebbe risalire a 55.000 anni fa circa;
la presenza del Neanderthal, invece, parrebbe essere più recente. Infatti, venne occupata da questa specie 193.000 anni fa circa, fino a circa 97.000 anni;
la regione degli Altai della Siberia sembre essere stato per lungo tempo occupato da due ominini;
attraverso l'analisi su micro vertebrati e di piante rinvenuti nella grotta, gli autori indicano che l'habitat che caratterizzava esternamente la grotta era caratterizzato da un fitto bosco nei periodi caldi, e in quelli più freddi da una steppa.
Fonte immagini Wikipedia/Демин Алексей Барнаул : Illustrazione della Grotta di Denisova


Esplora il mondo delle Scienze Naturali, della Paleontologia, della Genetica e di tante altre fantastiche branche scientifiche.
Articoli
© 2025. All rights reserved.