Evolution never sTOPS!
La scoperta di nuovi bovidi...
...può far chiarezza sugli antichi ambienti in cui vissero gli ominini.
OMININI: INFLUENZE AMBIENTALI
9/13/20251 min leggere
È stato scoperto un nuovo bovide nel sito di Kromdraai, in Sudafrica, rivelando che, oltre a questo, potrebbero anche esistere nuove specie che potrebbero arricchire ancora di più la lista di animali che vissero nel Plio-Pleistocene. Più specie ci sono e maggiori
sono le interazioni tra di esse, e ciò avrà avuto influenza anche sugli ominini che vissero in quel periodo, quali 𝙋𝙖𝙧𝙖𝙣𝙩𝙝𝙧𝙤𝙥𝙪𝙨 𝙧𝙤𝙗𝙪𝙨𝙩𝙪𝙨 e i primi individui del genere 𝙃𝙤𝙢𝙤. I bovidi sono diversi e di successo in Africa, e permettono di capirci qualcosa sugli ecosistemi sia antichi che moderni. Infatti, la loro storia evolutiva è intrecciata con la nostra, poiché sono stati una parte fondamentale delle società umane e del paesaggio sin dal Miocene, circa 23 milioni di anni fa. Insomma, hanno influenzato i predatori della megafauna e, di conseguenza, hanno influenzato le strategie di sopravvivenza degli ominini. A questa nuova specie di bovide, di taglia media, non è stato dato un nome, ma i ricercatori indicano che sia strettamente imparentata con 𝙎𝙮𝙣𝙘𝙚𝙧𝙪𝙨 𝙖𝙘𝙤𝙚𝙡𝙤𝙩𝙪𝙨, anch’essa dominatrice delle vaste praterie di quel tempo.
Questo è confermato anche da altri fossili provenienti da siti del Plio-Pleistocene del Sudafrica, suggerendo che le diverse specie di ominini fossero associate a diversi habitat. Infatti, il genere 𝘼𝙪𝙨𝙩𝙧𝙖𝙡𝙤𝙥𝙞𝙩𝙝𝙚𝙘𝙪𝙨 (almeno le ultime specie, come 𝘼𝙪𝙨𝙩𝙧𝙖𝙡𝙤𝙥𝙞𝙩𝙝𝙚𝙘𝙪𝙨 𝙨𝙚𝙙𝙞𝙗𝙖) preferiva habitat boschivi ed ambienti chiusi e umidi; le prime specie di 𝙃𝙤𝙢𝙤 sono state trovate in sedimenti che indicano condizioni ambientali aperte e secche. Il gran numero di bovidi associati al genere 𝙋𝙖𝙧𝙖𝙣𝙩𝙝𝙧𝙤𝙥𝙪𝙨 indica che quest'ultimo genere fosse molto plastico e adattabile a diversi contesti ambientali.
Molte specie risultano essere eccellenti indicatori per il sito, infatti indicano che l'Unità Kromdraai si è accumulata tra 2,9 e 1,8 milioni di anni fa. Inoltre, questo sito dell'Africa meridionale sembra essere il luogo nel quale comparvero per la prima volta 𝙋. 𝙧𝙤𝙗𝙪𝙨𝙩𝙪𝙨, il genere estinto 𝙉𝙪𝙢𝙞𝙙𝙤𝙘𝙖𝙥𝙧𝙖 (artiodattilo) e 𝘿𝙖𝙢𝙖𝙡𝙞𝙨𝙘𝙪𝙨 (rappresentato da due specie d'antilopi ancora presenti oggi).
Fonte: Raphaël Hanon, Jean-Baptiste Fourvel, Recognise Sambo, Nompumelelo Maringa, Christine Steininger, Bernhard Zipfel, José Braga, New fossil Bovidae (Mammalia: Artiodactyla) from Kromdraai Unit P, South Africa and their implication for biochronology and hominin palaeoecology, Quaternary Science Reviews, Volume 331, 2024, 108621, ISSN 0277-3791.
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