Evolution never sTOPS!
La scoperta di una sorta di proto-scrittura antica circa 20.000 anni potrebbe retrodatare il confine tra storia e preistoria
La scrittura, per convenzione, la associamo alla storia in quanto si tratta della prima vera e propria forma di comunicazione scritta. Ma questa scoperta potrebbe retrodatare questa pratica.
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8/30/20252 min leggere
Lo so, sicuramente verrò criticato per la pubblicazione di quest'articolo, ma da quello che sono riuscito a leggere e a capire è uno studio molto valido, che offre molti spunti di riflessione. Gli autori dello studio sembrano aver identificato quelle che parrebbero essere delle antiche scritte, e ciò potrebbe retrodatare la nascita della scrittura di almeno 15.000 anni (la più antica parola scritta, fino a questo momento, era datata circa 5.000 anni).
Non parliamo di certo di un vocabolario estremamente complesso, in quanto si tratta di un insieme di simboli, caratterizzati dalla presenza di linee/barre e asterischi, rinvenuti all'interno e all'esterno di alcune grotte, e su bastoni e strumenti litici. La spiegazione, secondo i ricercatori, è che questi simboli servissero per registrare o tenere sotto controllo le attività stagionali degli animali preferiti dall'uomo. Che quest'ultimo, incluso il Neanderthal, fosse in grado già decine di migliaia di anni fa di pensare in modo astratto, è ormai più che assodato, come testimoniano le famosissime pitture rupestri distribuite tra Francia e Spagna, ricchissime di rappresentazioni naturalistiche accompagnate anche da simboli astratti.
Queste sequenze, come detto prima, acquisiscono un significato notazionale o numerico; infatti i ricercatori hanno provato in qualche modo a tradurre questa sorta di proto-scrittura. È stata studiata una serie di 862 rappresentazioni di animali del Paleolitico Superiore, ed il primo risultato è che i simboli più diffusi sono: la linea/barra, il punto ed un simbolo che ricorda una "Y".
I ricercatori hanno provato proprio a tradurre questi tre simboli ed hanno ipotizzato che il numero e la posizione di essi parrebbero essere associati agli animali da loro rappresentati, con lo scopo di annotare alcune informazioni relative o alla nascita o all’accoppiamento di questi animali, fondamentali per le popolazioni di cacciatori-raccoglitori del tempo. Insomma, è utile conoscere ed annotare quando una data specie migra, quando gli animali si accoppiano e i periodi nei quali nascono i cuccioli.
È stato stilato una sorta di catalogo di 862 associazioni di animali e sequenze, di cui 606 con una serie di punti e barre, e 256 con una serie di punti e barre accompagnati dal simbolo Y. Dopo un primo e preliminare esame, i ricercatori si sono resi conto che tutte le sequenze contenevano non più di 13 segni. Successivamente sono stati utilizzati metodi statistici che hanno permesso di esaminare le associazioni tra animali e sequenze, confrontando i risultati con i modelli migratori e con quelli relativi alle nascite e agli accoppiamenti.
Questo è il risultato:
i semplici punti e le barre/linee simboleggiavano il mese sinodico (mese lunare) dopo l’inizio della primavera, periodo nel quale molti animali si accoppiavano;
il tratto a forma di "Y" simboleggia l’inizio della stagione della nascita delle specie.
Naturalmente, gli autori dello studio sono i primi a mettere le mani avanti dicendo che tutti questi simboli non costituiscono una vera e propria parola scritta, ma sicuramente costituiscono una sorta di fase preliminare che precede la nascita della scrittura vera e propria.
Infatti, affermano che è meglio descrivere tutto ciò come se fosse una sorta di sistema di proto-scrittura, oltre al fatto che i simboli non necessariamente potrebbero (solo) indicare le attività biologiche degli animali, ma potrebbero aver assunto anche un significato diverso in base ai propri creatori. È uno studio preliminare, e sicuramente lo studio di altri simboli e segni chiariranno un po’ questa situazione. Magari si tratta di una piccola parte di un vasto proto-vocabolario paleolitico che ancora non conosciamo.
Fonte: Bacon B, Khatiri A, Palmer J, Freeth T, Pettitt P, Kentridge R. An Upper Palaeolithic Proto-writing System and Phenological Calendar. Cambridge Archaeological Journal. 2023;33(3):371-389.


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