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Le tsunamiti, le tracce di antichi maremoti
Può un evento come uno tsunami lasciare delle tracce? La risposta è sì, le tsunamiti sono la testimonianza di antichi maremoti.
STRATIGRAFIA ED EVENTI ESTREMI
Mattia Papàro
11/6/20242 min leggere
Le rocce ci raccontano un sacco di storie del passato, e molte volte i protagonisti non sono i fossili, ma altre tipologie di rocce, come nel caso delle "tsunamiti". Ma come si formano? Si formano quando le onde causate dai terremoti lasciano segni evidenti nei depositi rocciosi, sia del presente che del passato. Come per i fossili, studiare il passato ci aiuta a capire il futuro e, di conseguenza, studiare i depositi di tsunami permette agli scienziati di valutare l'impatto che avranno i futuri tsunami.
Le tsunamitì si studiano da pochi decenni, e queste particolari "firme rocciose" risultano essere molto importanti perché i sedimenti trasportati e depositati da masse d'acqua ad alta energia sono molto particolari.
Non è semplicissimo differenziare queste rocce dalle tempestiti (tracce di tempesta nelle rocce), in quanto si tratta sempre di inondazioni marine, ma quando è possibile riconoscerle, si può pre-valutare:
I potenziali meccanismi di attivazione degli tsunami;
Gli effetti e l'impatto che queste onde hanno causato in un dato luogo, quindi fanno una sorta di resoconto storico;
L'entità di questo evento estremo in un dato luogo.
Per descrivere il fenomeno, a livello sedimentologico e senza addentrarci troppo nello specifico, possiamo dire che è un accumulo anomalo caratterizzato da un insieme di processi come scivolamento di elementi rocciosi, frane, deformazione dei sedimenti, fango galleggiante, ecc.
La deposizione prevede 4 fasi progressive:
Stadio di attivazione (offshore);
Stadio di maremoto (onde che si diramano);
Stadio di trasformazione (quando le onde si avvicinano alla costa);
Fase deposizionale (i flussi di sedimenti che si depositano dopo il moto ondoso anomalo).


Schema riassuntivo di come si formano le tsunamiti. Fonte immagine: Geological Records of Tsunami and Other Extreme Waves
Bibliografia utile:
Andrea D. Hawkes, Chapter 12 - Foraminifera in tsunami deposits, Editor(s): Max Engel, Jessica Pilarczyk, Simon Matthias May, Dominik Brill, Ed Garrett, Geological Records of Tsunamis and Other Extreme Waves, Elsevier, 2020, Pages 239-259, ISBN 9780128156865;
Tetsuya Shinozaki, Kazuhisa Goto, Shigehiro Fujino, Daisuke Sugawara, Takashi Chiba, Erosion of a paleo-tsunami record by the 2011 Tohoku-oki tsunami along the southern Sendai Plain, Marine Geology, Volume 369, 2015, Pages 127-136, ISSN 0025-3227
Michaela Spiske, Chapter 11 - The sedimentology and geometry of fine-grained tsunami deposits from onshore environments, Editor(s): Max Engel, Jessica Pilarczyk, Simon Matthias May, Dominik Brill, Ed Garrett, Geological Records of Tsunamis and Other Extreme Waves, Elsevier, 2020, Pages 213-238, ISBN 9780128156865;
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