Evolution never sTOPS!

green leaf trees

Lucy poteva stare eretta (in piedi), proprio come come noi

Una ricostruzione tridimensionale dei muscoli di Lucy evidenzia come l’antico ominino fosse in grado di mantenere una postura eretta simile a quella degli esseri umani moderni

𝘼𝙪𝙨𝙩𝙧𝙖𝙡𝙤𝙥𝙞𝙩𝙝𝙚𝙘𝙪𝙨 𝙖𝙛𝙖𝙧𝙚𝙣𝙨𝙞𝙨 - LOCOMOZIONE

8/28/20252 min leggere

Questo è un recente studio che mostra una ricostruzione muscolare in 3D della famosa Lucy, una femmina di Australopithecus afarensis vissuta circa 3,2 milioni di anni fa, affermando che poteva stare ‘eretta’ come un essere umano derivato.
Attenzione, non si parla di locomozione (almeno in parte) ma della capacità di stare in piedi, con una colonna vertebrale perpendicolare al terreno.

È stato riscostruito digitalmente il primo tessuto molle di un ominino, ed è stato possibile grazie alle scansioni di Lucy, che hanno permesso di costruire un modello in 3D dei muscoli delle gambe e del bacino. Questo è un aspetto molto importante in quanto il tessuto molle difficilmente si fossilizza ed è estremamente raro trovarne tracce nei primati fossili. Questa metodologia a ‘modellazione poligonale tridimensionale’ può risolvere questo gap per ricavare informazioni che non si sono preservate durante la fossilizzazione.

Sono stati presi in esame 36 muscoli del bacino e dell’arto inferiore, e assieme ad altri dati scheletrici (come i segni sull’osso dei muscoli e le scansioni di questo ominino abbastanza completo) è stato costruito un modello 3D scheletrico-muscolare che è stato comparato con quello dell'Homo sapiens.

In primis questo metodo dimostra come queste ‘ricostruzioni volumetriche’ possano essere necessarie in quest’ambito di studi, in quanto ci permettono di capire quale doveva essere lo spazio occupato dal muscolo, quindi per ricostruire la muscolatura.

Le ‘braccia del momento’ (o momento di una forza, un’unità di misura data dal prodotto di una forza e una lunghezza chiamata ‘braccio’) di Lucy sono comparabili a quelle di un essere umano moderno, suggerendo una funzionalità simile degli arti.

Quindi, era caratterizzata da una postura eretta. Ma riassumiamo brevemente i risultati:

  • C’erano alcune differenze nella capacità muscolare del bacino e degli arti, e in sostanza si può dire che Lucy (e la specie A. afarensis) fosse caratterizzata da una postura eretta;

  • Viene suggerito che non camminasse, almeno in parte, con una postura ‘accovacciata’, anche se sulla locomozione vera e propria si dovranno aspettare altri studi inserendo altri parametri muscolari, come per esempio la lunghezza del tendine, ma al momento lo studio suggerisce che fosse anche capace di camminare in modo eretto;

  • Ciò che ne consegue dalla ‘leva muscolare’ è che A. afarensis fosse molto simile agli scimpanzé e ai bonobo per quanto riguarda la locomozione: era in grado di stare in piedi con la colonna vertebrale perpendicolare al terreno, ed usare l’arto anche per la brachiazione. Era un bipede efficiente? Non si sa ancora con certezza, ma poteva tranquillamente ‘scegliere’ quale tipologia di locomozione utilizzare.

Fonte: Wiseman Ashleigh L. A.2023. Three-dimensional volumetric muscle reconstruction of theAustralopithecus afarensispelvis and limb, with estimations of limb leverageR. Soc. Open Sci.10230356