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person with red lipstick and red lipstick

L'uomo e il suo sorriso "sensuale"

Un particolare gene ha reso i nostri volti più espressivi e meno minacciosi. Il sorriso potrebbe essere stato un carattere importante dal punto di vista sessuale, sociale e riproduttivo.

ANTROPOLOGIA FISICA: IL CRANIO

9/27/20252 min leggere

Alcuni giornali avevano titolato così gli articoli (più o meno) “l’uomo per fare sesso ha imparato a sorridere”. È un titolo generico reinterpretato, ma in realtà la situazione è un po’ più complessa. Questo studio ha, in pratica, fornito alcune prove genetiche relative all’auto-addomesticazione umana grazie all’analisi del gene BAZ1B. Questo gene è coinvolto nello sviluppo del volto e del comportamento sociale, e alcune di queste mutazioni genetiche sono assenti, per esempio, nei Neanderthal e nei Denisovani. Insomma, sembra una caratteristica unica della nostra specie, con i volti che si sono rivelati più espressivi e in parte meno minacciosi.

Questa caratteristica, per ciò che concerne la selezione naturale, avrebbe favorito l’accoppiamento con partner sì più competitivi, ma comunque meno aggressivi, portando a una sorta di selezione degli individui “più gentili” (per certi versi è paradossale vista la nostra società, ma qui parliamo di un contesto naturale). Di conseguenza, ciò che ne consegue è che il sorriso potrebbe essere stato un carattere importante dal punto di vista sessuale, sociale e riproduttivo.

Il gene BAZ1B è stato definito quindi una sorta di regolatore chiave del volto umano moderno, e il suo studio attraverso modelli cellulari ha mostrato legami anche con funzioni cognitive complesse, come il linguaggio. L’analisi, in generale, si è basata anche su persone con la sindrome di Williams-Beuren, che presentano volti amichevoli e alta socievolezza: un possibile “riflesso esagerato” dei tratti che hanno influenzato l’evoluzione dell’uomo moderno.

Entriamo leggermente nel dettaglio

Il gene BAZ1B è situato nella regione 7q11.23 del genoma umano ed è il regolatore principale del volto umano moderno. Questo perché questo gene controlla lo sviluppo e la migrazione delle cellule staminali della cresta neurale (NCSCs), che sono quindi importanti nella formazione delle ossa craniofacciali e di alcune parti del cervello.

Lo studio è stato condotto su cellule di pazienti con sindrome di Williams-Beuren (WBS), con la conseguente duplicazione della regione 7q11.23, che in genere è associata all’autismo (7dupASD).

Analizziamo alcuni di questi risultati:

  • Ciò, in qualche modo, confermerebbe l’ipotesi dell’auto-domesticazione umana. In sostanza, si pensa che la selezione naturale abbia favorito comportamenti pro-sociali e meno aggressivi, creando in tempi successivi una specie più cooperativa e tollerante. Gli umani moderni, quindi, potrebbero essere (anche) il frutto della selezione di partner meno aggressivi e con tratti facciali più espressivi (maggiore prosocialità). Quindi il sorriso potrebbe aver favorito l’accoppiamento e la cooperazione sociale.

  • Neanderthal e Denisovani non mostrano le mutazioni legate al gene BAZ1B. Le mutazioni hanno quindi aumentato l’espressività facciale, ridotto l’aggressività e potrebbero aver avuto un ruolo nello sviluppo del linguaggio e della cognizione sociale (anche se il Neanderthal, comunque, era potenzialmente in grado di parlare e, a livello sociale, era una specie complessa).

  • I geni “downstream” di BAZ1B, coinvolti nel linguaggio e nel comportamento sociale, sono FOXP2 (conosciuto anche come “gene del linguaggio”), ROBO1 e ROBO2. Questi sono legati alla capacità vocale e, in genere, sono alterati nei portatori della sindrome di Williams, che mostrano in genere fisionomie più “amichevoli” ed estrema socievolezza (oltre ai problemi già noti legati a questa sindrome).

Fonte: Matteo Zanella et al. ,Dosage analysis of the 7q11.23 Williams region identifies BAZ1B as a major human gene patterning the modern human face and underlying self-domestication.Sci. Adv.5,eaaw7908(2019).