Evolution never sTOPS!
Molte specie di piante tendono ad autoimpollinarsi...
L'autoimpollinazione è una strategia molto effiicace e diffusa tra le specie botaniche. ma a livello biologico e genetico, un aumento di piante capaci di autoimpollinarsi non è proprio una buona notizia.
EVOLUZIONE DELLE PIANTE: IMPOLLINAZIONE
9/19/20251 min leggere
Una recente ricerca indica che molte specie di piante tendono ad autoimpollinarsi, e questa non è proprio una grande notizia
Chi ha seguito un corso di botanica all'università, o uno dei vari corsi affini, si sarà reso conto di quanto il mondo delle piante sia complesso, soprattutto dal punto di vista riproduttivo, poiché molte specie sono in grado di riprodursi in vari modi. Concentriamoci sull'autoimpollinazione, cioè la diretta impollinazione del pistillo di un fiore da parte del granulo pollinico dello stesso fiore.
È stato notato che le piante, negli ultimi anni, tendono maggiormente ad autoimpollinarsi, e questo sembra andare controcorrente rispetto alla storia evolutiva delle piante e degli insetti impollinatori (co-evoluzione). Tuttavia, l'autoimpollinazione è un adattamento incredibile che, in assenza di certe condizioni, permette comunque alle piante di riprodursi. Il problema è che questa ininterrotta co-evoluzione, negli ultimi anni, sta venendo influenzata da una diminuzione degli insetti impollinatori. Questa diminuzione si comporta come una pressione selettiva, con l'ambiente che seleziona maggiormente piante capaci di autoimpollinarsi.
Per esempio, le viole (𝙑𝙞𝙤𝙡𝙖 𝙖𝙧𝙫𝙚𝙣𝙨𝙞𝙨) cresciute a Parigi e dintorni risultano essere più piccole del 10% circa e producono circa il 20% in meno di polline e nettare rispetto a una cinquantina di anni fa. Anche questi cambiamenti, seppur relativamente veloci, mostrano in qualche modo una diversa co-evoluzione (in parte) tra piante e insetti impollinatori. Vediamo gli altri punti salienti della ricerca:
L'aumento di specie capaci di autoimpollinarsi è inversamente proporzionale al numero (decrescente) degli insetti;
Le specie capaci di autoimpollinarsi presentano morfologie meno "appetibili" agli insetti impollinatori, come anche una minore produzione di nettare e polline, riducendo così ulteriormente la possibilità di essere impollinate dagli impollinatori;
Questo processo potrebbe causare un'accelerazione del declino degli insetti impollinatori, oltre a rendere le popolazioni vegetali meno diversificate e più vulnerabili ai cambiamenti ambientali.
Fonte: Acoca-Pidolle, S., Gauthier, P., Devresse, L., Deverge Merdrignac, A., Pons, V., & Cheptou, P.-O. (2023). Ongoing convergent evolution of a selfing syndrome threatens plant–pollinator interactions. New Phytologist, 242(1), 333–346.
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