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Nuovi studi sui pesci di Bolca

Bolca è una località veneta in provincia di Verona, una delle più ricche e famose a livello paleontologico, soprattutto perché il grado di preservazione dei reperti è elevato.

ACTYNOPYERIGII: TEGUMENTOTEGUMENTO

Mattia Papàro

11/18/20241 min leggere

Bolca è una località veneta in provincia di Verona, una delle più ricche e famose a livello paleontologico, soprattutto perché il grado di preservazione dei reperti è elevato. Era sostanzialmente un habitat marino-costiero lagunare, antico 50-48 milioni di anni circa (Eocene) e, tra i vari fossili, si trovano sostanzialmente pesci, "rettili" ed anche qualche piuma d'uccello. Alcune volte è possibile trovare meduse o altri organismi che si possono preservare solo eccezionalmente essendo privi di 'parti dure'.

Questo tipo di preservazione si chiama Lagerstätte, e grazie a questo tipo di preservazione possiamo studiare resti anatomici che in genere andrebbero perduti, come per esempio la cartilagine, i tegumenti, anche interi organi. In questo caso, questo studio è estremamente interessante in quanto è stato studiato un pesce luna, appartenente alla specie 𝙈𝙚𝙣𝙚 𝙧𝙝𝙤𝙢𝙗𝙚𝙖, che risulta essere tra i meglio conservati.

Cosa ci dicono le analisi sul fossile?

Attraverso tecniche come la microscopia elettronica a scansione (SEM), si è riusciti a studiare la pigmentazione del reperto, e ciò permette non solo di capire alcuni aspetti anatomici del fossile, ma anche contesti biologici come l'alimentazione e la colorazione del tegumento. La colorazione esterna, infatti, fornisce molte informazioni, come per esempio quelle sull'alimentazione degli individui, sia nei pesci odierni che in quelli estinti.

Sulla pelle di quest'animale, sono state trovate tre strisce longitudinali scure, che indicano la presenza di melanosomi. Questi erano presenti anche nella zona dell'occhio e nelle zone dell'addome, associabili probabilmente ai reni, cuore e fegato.

Grazie a ciò, è stato possibile fare alcune osservazioni paleobiologiche:

L'alternanza di bande scure e chiare, associabili a strie longitudinali, indicano una dieta piscivora, che risulta essere differente dagli individui moderni che generalmente si cibano di plancton e invertebrati. Infatti, cambiano le strisce sul corpo.

Fonte testo e immagine: Rossi, V., Unitt, R., McNamara, M., Zorzin, R., & Carnevale, G. (2022). Skin patterning and internal anatomy in a fossil moonfish from the Eocene Bolca Lagerstätte illuminate the ecology of ancient reef fish communities. Paleontologia, 2022, e12600.