Evolution never sTOPS!
"Questo รจ un Art Attack", ma la versione del Paleolitico medio.
Di recente รจ stato pubblicato un lavoro nel quale si afferma che ๐๐ค๐ข๐ค ๐ฃ๐๐๐ฃ๐๐๐ง๐ฉ๐๐๐ก๐๐ฃ๐จ๐๐จ utilizzasse materiali simil-colla per facilitare alcuni lavori di fabbricazione degli strumenti.
UTENSILI DEL PALEOLITICO INFERIORE E MEDIONEANDERTHAL: ARTE E SOCIETรNEANDERTHAL: IMPATTI AMBIENTALISAPIENS: ARTE E SOCIETร
9/16/20254 min leggere
Di recente รจ stato pubblicato un lavoro nel quale si afferma che ๐๐ค๐ข๐ค ๐ฃ๐๐๐ฃ๐๐๐ง๐ฉ๐๐๐ก๐๐ฃ๐จ๐๐จ utilizzasse materiali simil-colla per facilitare alcuni lavori di fabbricazione degli strumenti.
Non รจ una novitร poichรฉ giร nel 2019 รจ stato pubblicato un lavoro simile. Vediamo i due lavori in questione.
2019. Su alcune spiagge olandesi sono stati trovati strumenti in selce incollati con altre parti attraverso una sostanza simile al catrame. Risalenti a circa 50.000 anni fa, in quel periodo ๐๐ค๐ข๐ค ๐จ๐๐ฅ๐๐๐ฃ๐จ stava ancora cercando di insediarsi in Europa, quindi il candidato piรน plausibile associato a questi strumenti รจ ๐. ๐ฃ๐๐๐ฃ๐๐๐ง๐ฉ๐๐๐ก๐๐ฃ๐จ๐๐จ, che era comunque capace di utilizzare strumenti relativamente complessi. ร interessante osservare come questa "colla" abbia resistito nel corso del tempo, considerando che si tratta di uno strumento relativamente piccolo di circa 4 cm di lunghezza.
Attraverso alcune particolari tecniche basate sulla gascromatografia e la spettrometria di massa (GC/MS), รจ stato scoperto che si trattava di pece di betulla (๐ฝ๐๐ฉ๐ช๐ก๐ ๐จ๐ฅ.) utilizzata per fissare l'utensile in selce ad un manico di legno. Molto probabilmente, questo metodo doveva rendere piรน efficiente l'impugnatura durante la caccia. Non si sa esattamente come sia stato realizzato questo strumento; ad esempio, si ipotizza che il pezzo fosse stato riscaldato in una sorta di "forno preistorico" prima di essere lavorato e spalmato sull'utensile, avvolgendo il pezzo nella corteccia. Inoltre, un lavoro di micro-computer grafica dimostra che l'applicazione della colla sulla superficie piรน ruvida della selce avrebbe migliorato l'aderenza con il manico.
Questo dimostra che il Neanderthal ha investito "tempo e risorse" (e soprattutto energie) nello sviluppo di una tecnologia per migliorare la vita quotidiana. Si tratta di una delle molte tecniche adottate dagli ominini nel Paleolitico Medio, sebbene si discosti dalle pratiche delle popolazioni africane moderne. In linea teorica, l'uso di tecnologie complesse dovrebbe dipendere dalle dimensioni del gruppo sociale, ma non รจ stato il caso dei Neanderthal, il che suggerisce che le dimensioni ridotte della popolazione e l'alta mobilitร non hanno impedito loro di sviluppare e mantenere una tecnologia altamente sofisticata. Lo sviluppo e l'uso di tecnologie complesse, come la pece in questione, devono aver portato benefici in termini di adattamento evolutivo: all'aumentare della rigiditร del clima, la complessitร tecnologica aumenta (anche se non tutti gli archeologi preistorici concordano su questo punto). In sintesi, lo sviluppo e il mantenimento di tecnologie avanzate aiutano a mitigare i rischi ecologici, specialmente nel Paleolitico medio.
Il Neanderthal operava ai limiti della propria tolleranza ecologica, ovvero in un contesto in cui le risorse potevano esaurirsi facilmente. Pertanto, non solo erano parsimoniosi nell'utilizzo delle risorse, ma tutto era gestito in modo gerarchico, con un certo grado di specializzazione dei compiti (forse anche tra i sessi), caratterizzando cosรฌ il Neanderthal per circa 150.000 anni. In altre parole, se le condizioni ambientali diventano difficili, non รจ necessario avere una popolazione di grandi dimensioni per sviluppare tecnologie complesse. Il Neanderthal era estremamente versatile.
Passando allo studio del 2024, emerge come l'uso di sostanze appiccicose, come ocra e resine di alberi, sia stato elaborato per ottenere una sostanza simile alla colla, analogamente a quanto visto con il catrame precedentemente menzionato. Gli adesivi in questione sono stati applicati a strumenti di tipo musteriano, ed รจ noto che giร ๐๐ค๐ข๐ค ๐จ๐๐ฅ๐๐๐ฃ๐จ africano utilizzasse sostanze naturali appiccicose e ocra per rendere piรน maneggevoli gli strumenti. Tuttavia, in questo caso, il Neanderthal sarebbe stato il primo ominino a utilizzare proprio l'ocra come collante. Questo perchรฉ gli strumenti ad alto contenuto di ocra presentano vantaggi in termini di rigiditร e soliditร .
I reperti in questione sono stati scoperti nel 1910 nel sito archeologico di Le Moustier, in Francia, e solo di recente sono stati studiati gli strumenti che contengono ocra e bitume. Inizialmente si pensava che una grande quantitร di ocra e bitume essiccato potesse compromettere le qualitร adesive, ma รจ stato scoperto, anche grazie a esperimenti pratici, che queste componenti formavano un ammasso modellabile, malleabile e appiccicoso in grado di far aderire gli strumenti in pietra ai manici. Il bitume in forma liquida veniva mischiato con l'ocra. Si stima che questi reperti abbiano un'etร compresa tra i 40.000 e i 60.000 anni circa. La particolaritร รจ che questa tecnica, inizialmente considerata tipica dell' ๐๐ค๐ข๐ค ๐จ๐๐ฅ๐๐๐ฃ๐จ africano, potrebbe essere stata ereditata dall'antenato comune di Sapiens e Neanderthal o sviluppata indipendentemente (una sorta di convergenza evolutiva). Tuttavia, esistono alcune complicazioni da considerare, come accade spesso in questo ambito.
La volontร di investire piรน tempo e risorse in certi materiali rispetto ad altri potrebbe essere associata a motivazioni non strettamente funzionali. Il costo di produzione di questi strumenti era elevato poichรฉ richiedeva l'utilizzo di bitume, selce e ocra provenienti da diverse fonti che non erano presenti nello stesso luogo di produzione. Ad esempio, la goethite si trovava a circa 50 km da Le Moustier, mentre i giacimenti petroliferi con affioramenti di bitume erano situati a oltre 200 km a sud di Le Moustier. Pertanto, la raccolta e la lavorazione di questi strumenti compositi richiedevano notevoli sforzi e tempo rispetto, ad esempio, alla produzione della simil-colla in catrame menzionata all'inizio dell'articolo.
Ciรฒ implicherebbe che la scoperta di questi reperti sarebbe collegata a processi cognitivi ben sviluppati. Tuttavia, senza dati radiometrici precisi, non รจ possibile attribuire con certezza questi reperti al Neanderthal. Pertanto, si possono considerare due scenari:
Scenari legati al Sapiens:
Tra i 40.000 e i 60.000 anni fa, il Sapiens era giร presente nell'Europa meridionale, quindi potrebbe essere giunto nella regione in tempi successivi. Inoltre, la nostra specie giร utilizzava l'ocra come base per questi adesivi, poichรฉ adesivi monocomponenti come quelli a base di catrame potrebbero non aver offerto un vantaggio significativo. Nella grotta di Mandrin, sempre in Francia, sono state trovate tracce di strumenti microlitici basati sull'hafting, un processo in cui un manico viene attaccato a un artefatto.
Scenari legati ai Neanderthal:
Nel caso in cui i reperti fossero associati al Neanderthal, potrebbe indicare che questa tecnica fosse basata sulla trasmissione culturale cumulativa delle tecniche all'interno della popolazione neanderthaliana. Ciรฒ implicherebbe che il Neanderthal ha perfezionato nel tempo la tecnica di produzione di colle ed adesivi attraverso l'evoluzione delle trasmissioni culturali.
L'utilizzo dell'ocra potrebbe essere stata rivoluzionario in quanto risulta piรน efficace rispetto ad altri "riempitivi", poichรฉ rende il bitume piรน rigido impedendo al collante di attaccarsi alla mano. Questo suggerirebbe che gli adesivi fossero utilizzati come manici direttamente attaccati agli strumenti di pietra, anzichรฉ per fissare gli strumenti di pietra ai manici.
Con ulteriori dati a disposizione in futuro, potremmo comprendere meglio il motivo per cui sono stati prodotti strumenti cosรฌ complessi, dove gli ominini hanno investito tempo e sforzi nella produzione di adesivi composti che potrebbero avere un'utilizzo piรน simbolico che funzionale, evidenziando comunque le capacitร cognitive ben sviluppate dei creatori.
Fonti:
M.J.L.T. Niekus,P.R.B. Kozowyk,G.H.J. Langejans,D. Ngan-Tillard,H. van Keulen,J. van der Plicht,K.M. Cohen,W. van Wingerden,B. van Os,B.I. Smit,L.W.S.W. Amkreutz,L. Johansen,A. Verbaas,& G.L. Dusseldorp, Middle Paleolithic complex technology and a Neandertal tar-backed tool from the Dutch North Sea,Proc. Natl. Acad. Sci. U.S.A.116 (44) 22081-22087.
Patrick Schmidt et al. Ochre-based compound adhesives at the Mousterian type-site document complex cognition and high investment.Sci. Adv.10,eadl0822(2024).
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