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"Trilobiti a volontà e in 3D"
Si tratta di trilobiti che si sono conservati in 3D e non nel modo "classico".
TRILOBITI
9/23/20252 min leggere
Quello che vedete in questa immagine, l'unica reperibile e pubblicabile, sono dei bei trilobiti che si sono conservati in 3D e non nel modo "classico", cioè in due dimensioni. In genere, la fossilizzazione bidimensionale è una delle più comuni, poiché il sedimento, man mano che si deposita sui vecchi strati, aumenta la pressione esercitata sui resti dell’organismo, schiacciandoli (e deformandoli) prima di avere un bel fossile su una lastra.
Si tratta di trilobiti rinvenuti in Marocco, nell'Alto Atlante, e sono stati preservati tridimensionalmente. L’età dei fossili è di circa 500 milioni di anni, nel bel mezzo del Cambriano. La curiosità, anche se dal mio punto di vista si tratta di un parallelismo forzato, è che sono stati chiamati letteralmente "Trilobiti di Pompei", proprio perché la loro eccezionale preservazione deriva dalla deposizione di ceneri vulcaniche sui resti.
In sostanza, queste ceneri si sono depositate rapidamente sugli organismi e, forse a causa di un flusso piroclastico sottomarino, hanno sepolto i trilobiti creando degli stampi pressoché perfetti. Si tratta di un rarissimo caso di preservazione senza distorsione o compressione.
Questo ha naturalmente permesso ai trilobiti di conservare alcune componenti importanti, tra cui alcune che difficilmente si fossilizzano. Oltre ai segmenti corporei, sono stati trovati gli arti, le setole presenti su di essi e persino il tratto digestivo, probabilmente perché si è riempito di cenere vulcanica. Forse il fenomeno è stato anche relativamente violento, ma proprio questa caratteristica ha contribuito alla conservazione di alcune parti molli. Infatti, sono stati trovati anche alcuni "lamp shells" (brachiopodi) che presentano ancora il peduncolo, uno stelo muscoloso che permette a questi organismi di ancorarsi al substrato.
Dal punto di vista paleontologico, questa è una scoperta importante perché fornisce prove dirette di alcune strutture che solitamente non si fossilizzano e che fino ad ora non erano mai state trovate e studiate. Tra le nuove caratteristiche mai descritte prima ci sono:
Una quarta coppia di appendici cefaliche (precedentemente sconosciuta);
Una bocca o labrum che sembra avere la forma di una "fessura";
La presenza di un lobo carnoso sopra la bocca;
Sporgenze interne degli arti che ricordano quelle presenti nei granchi;
Appendici cefaliche con una base curva e una forma che può ricordare un mestolo o un cucchiaio.
Insomma, si tratta di reperti davvero interessanti e importanti, anche perché, dal punto di vista evolutivo, ci forniscono dati preziosi. La presenza di un labrum, ad esempio, è rilevante in quanto conferma la separazione fisica dall'ipostomo.
Fonte testo e immagine: Abderrazak El Albani et al. ,Rapid volcanic ash entombment reveals the 3D anatomy of Cambrian trilobites.Science384,1429-1435(2024).


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