Evolution never sTOPS!

tree between green land during golden hour

Un arto relativamente completo attribuito a ๐™‹๐™–๐™ง๐™–๐™ฃ๐™ฉ๐™๐™ง๐™ค๐™ฅ๐™ช๐™จ ๐™ง๐™ค๐™—๐™ช๐™จ๐™ฉ๐™ช๐™จ

Si tratta di un fossile che presenta un osso coxale, femore quasi completo e tibia dello stesso individuo.

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9/27/20253 min leggere

Questo che vedete in foto รจ un fossile denominato SWT1/HR-2 appartenente a Paranthropus robustus ed รจ stato rinvenuto a Swartkrans (Sudafrica). รˆ importante perchรฉ ha permesso per la prima volta di analizzare insieme un osso coxale, un femore quasi completo e una tibia completa appartenenti allo stesso individuo. Datato tra 2,3 e 1,7 milioni di anni fa, si tratta di una giovane adulta di statura ridotta che mostra adattamenti chiari al bipedismo terrestre, pur mantenendo alcune capacitร  arrampicatorie. Questo, in primis, รจ importante in quanto Paranthropus e Homo sono sister lineages, cioรจ linee evolutive che si sono originate dallo stesso antenato comune, e la presenza di una caratteristica come il bipedismo indica che anche in questo genere รจ stata preservata e che ha permesso allo stesso di vivere di nuovo sugli alberi. Del resto, il bipedismo caratterizza tanti primati arboricoli.

I segni dei morsi indicano che fu probabilmente predato da un leopardo, rafforzando lโ€™ipotesi che alcuni accumuli fossili nella zona siano legati allโ€™attivitร  di grandi felidi.

Entriamo leggermente nel dettaglio.

La localitร  nella quale sono stati ritrovati i reperti รจ chiamata Swartkrans Cave e si trova in Sudafrica ed รจ datata tra 2,3 e 1,7 milioni di anni fa (Pleistocene inferiore). I fossili attribuiti a P. robustus sono un osso coxale parziale (uno dei due grandi ossi della pelvi/bacino), un femore quasi completo e una tibia completa trovati in uno stato di โ€œsemi-articolazioneโ€. In pratica, dopo il seppellimento, e anche prima, questa porzione del corpo non รจ stata molto smembrata e dispersa.

Si tratta molto probabilmente di un giovane adulto, una femmina che poteva raggiungere i 103 cm di altezza e un peso stimato di circa 27,4 kg. Il crural index, cioรจ il rapporto tra la lunghezza del femore e quella della tibia, รจ compatibile con quella di umani e gorilla. Significa che le proporzioni tra queste due ossa nei soggetti studiati sono simili a quelle che si trovano sia negli esseri umani sia nei gorilla. Sembrerebbe che queste proporzioni siano conservative negli ominoidi come umani e gorilla, con la relazione tra femore e tibia che sembra essere rimasta abbastanza stabile nel corso del tempo e nei vari gruppi.

Era un individuo bipede non obbligato ma abituale, e questo lo si denota dal ginocchio, in quanto sono presenti queste caratteristiche: ginocchio con angolo bicondilare marcato, fossetta sottotrocleare, labbro rotuleo laterale ben sviluppato; anca adatta al carico bipedale ortogrado; caviglia stabile, senza segni di dorsiflessione accentuata. Inoltre, i resti suggeriscono la presenza di un arco plantare longitudinale (forma moderna del talus e dellโ€™angolo tibiale).

Come tante altre australopitecine, H. habilis ed H. naledi era in grado anche di arrampicarsi. Del resto, i parantropi sono degli ominini che tornano a vivere in contesti arboricoli (non tutti e non sempre) e, anche se non ci sono forti indizi di capacitร  arrampicatorie, la flessione dellโ€™anca era comunque efficiente, quindi poteva essere importante durante le scalate occasionali. Insomma, le caratteristiche osservate sono simili a quelle di persone moderne che abitualmente si arrampicano, come alcuni gruppi umani cacciatori-raccoglitori che usano spesso lโ€™arrampicata per procurarsi cibo o muoversi nellโ€™ambiente.

รˆ molto interessante anche la parte culturale, in quanto nei vari siti come Swartkrans, Sterkfontein, Drimolen, Kromdraai sono stati trovati strumenti dโ€™osso che probabilmente venivano utilizzati per scavare termitai o radici. Questo indica un comportamento legato a posture sedute/accovacciate, anche se probabilmente potrebbe non essere stato un comportamento abituale per via della morfologia tibiale.

Per quanto riguarda la predazione, invece, i segni di masticazione sono stati trovati sullโ€™osso coxale e sul femore e sono compatibili con una predazione da parte di un leopardo (Panthera pardus). Questo perchรฉ sono stati trovati nel sito resti di questa specie e i morsi sono coerenti (distanza tra i denti) con questa specie fossile. Si tratta sostanzialmente di danni plastici con i morsi che si trovano ai bordi o in prossimitร  di essi, indicando uno schema predatorio compatibile con il consumo in posizione elevata (su alberi), come accade tuttโ€™ora. Non sono presenti perรฒ danni da parte di iene, canidi, roditori o necrofagi secondari. รˆ probabile quindi che il leopardo abbia incominciato a cibarsi della sua preda e che la gamba sinistra, ancora articolata, non sia stata poi del tutto consumata.

Vediamo altre informazioni molto importanti:

  • Le falangi manuali associate a P. robustus (sebbene con incertezza tassonomica) mostrano morfologie piรน simili a Homo che a scimmie antropomorfe: dritte, poco curve.

  • Studi precedenti su ossa del piede (talus, metatarsali) suggeriscono bipedismo terrestre abituale e piedi con mobilitร  multiasse.

  • Viveva in praterie con fonti dโ€™acqua stagionali e vegetazione mista. Isotopi stabili di erbivori fossili supportano la presenza di ambiente misto (erba + piante da frutto).

  • La presenza di strumenti ossei potrebbe riflettere una dieta basata su alimenti ipogei e insetti.

  • P. robustus non รจ un antenato diretto di Homo sapiens, ma un "cugino" evolutivo contemporaneo di Homo ergaster. Di conseguenza, per ciรฒ che riguarda alcune similitudini citate prima, si tratta molto probabilmente di convergenza evolutiva.

  • Le sue piccole dimensioni corporee, associate alla predazione, suggeriscono pressioni ecologiche importanti nel suo ambiente.

Fonte: Pickering, T. R., Cazenave, M., Clarke, R. J., Heile, A. J., Caruana, M. V., Kuman, K., Stratford, D., Brain, C. K., & Heaton, J. L. (2025). First articulating os coxae, femur, and tibia of a small adult Paranthropus robustus from Member 1 (Hanging Remnant) of the Swartkrans Formation, South Africa. Journal of Human Evolution, 201, 103647.