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Un parto particolare per gli ittiosauri

Gli ittiosauri, nonostante vivessero in mare, erano comunque ancora (in parte) legati alla terraferma.

ITTIOSAURI: RIPRODUZIONE

11/17/20241 min leggere

Se ci pensate, il fossile di un animale rappresenta l'attimo in cui l'organismo compie le sue ultime azioni prima della morte, che rimarranno scolpite nella roccia per tanto tempo fino al ritrovamento dei paleontologi.

Nella foto possiamo vedere un ittiosauro del genere Chaohusaurus, un "rettile" marino risalente a 248 milioni di anni fa circa (siamo agli inizi del Triassico inferiore, nel Mesozoico).

La particolarità di questo fossile è che fotografa in diretta un parto, infatti questa mamma era incinta di tre cuccioli dove uno sta venendo alla luce, uno è già nato ed il prossimo sarebbe nato successivamente. È un'immagine spettacolare quanto triste.

Però questo fossile ci riesce a dire davvero delle cose interessanti che ci aiutano a capire la vita di questi animali:

  • La posizione cefalica(cioè quando è il cranio del cucciolo ad uscire per primo)del secondo cucciolo che sta nascendo, dimostra che la nascita degli ittiosauri avveniva in prossimità della terraferma in acque relativamente molto basse, come avevano indicato alcuni studi in passato;

  • La posizione cefalica indica anche che gli ittiosauri erano vivipari, cioè partorivano i cuccioli già formati senza l'ausilio delle uova.

Questa necessità di partorire sulla terraferma, o in prossimità di essa, unita alla viviparità, è probabilmente legata al fatto che i progenitori di questi organismi erano terrestri, vivipari e nel corso del tempo i discendenti di questi vertebrati terrestri si sono adattati a vivere in acqua mantenendo comunque un piccolo legame con il passato.

Inoltre, sono al momento gli embrioni di rettili marini più antichi ad essere stati scoperti.

Fonte testo e immagine: Motani, R., Jiang, D.-y., Tintori, A., Rieppel, O., & Chen, G.-b. (2014). Terrestrial origin of viviparity in Mesozoic marine reptiles indicated by Early Triassic embryonic fossils. PLOS ONE, 9(2), e88640.