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brown bear near grass field

Un urside di 3,5 milioni di anni fa circa che consumava una gran quantità di zuccheri

I resti di Protarctos abstrusus nel Canada artico mostrano che già 3,5 milioni di anni fa gli ursidi possedevano strategie alimentari e metaboliche derivate, con una dieta zuccherina e un accumulo di grasso tali da permettere adattamenti a climi freddi.

MAMMIFERI DEL CENOZOICO: CARNIVORA (IN GENERALE)

8/23/20251 min leggere

Nel nord del Canada sono stati rinvenuti qualche anno fa dei resti ossei di un antico urside che si cibava di alimenti ricchi di zucchero, un po’ come accade per molti ursidi moderni.

Si tratta di resti relativamente completi di mandibola e cranio, con annessi anche reperti postcraniali, appartenenti a Protarctos abstrusus, vissuto circa 3,5 milioni di anni fa nelle odierne terre dell’Eurasia e del Nord America. I resti sono stati rinvenuti nel sito di Beaver Pond, nell’isola di Ellesmere, la più settentrionale delle isole del Canada, nel contesto artico.

Non era molto grande, in quanto poteva pesare all’incirca 90-100 kg, raggiungere scarsamente il metro e mezzo di lunghezza e presentava un cranio lungo circa 20 cm. Quindi, non proprio un "peso massimo", come per esempio l’“orso delle caverne”.

Si tratta di un giovane-adulto e sono stati analizzati i denti, che presentano un mix di morfologie primitive e derivate. Inoltre, è molto interessante notare che su questi denti sono state rinvenute tracce di carie dentali, il che ci permette di dire che la dieta di questa specie, sin dalla giovane età, era caratterizzata da cibi ricchi di zucchero, come le bacche. Questo permette di retrodatare di circa 3,5 milioni di anni una strategia molto importante, e anche conosciuta quando parliamo di “orsi”: l’accumulo di grosse quantità di grasso corporeo per occupare habitat freddi.

Ma la ricerca, anche se un po’ datata, ci fornisce altre informazioni importanti:

  • P. abstrusus riempie, diciamo, alcune lacune sugli ursidi basali da cui si sarebbero originati gli ursidi odierni. Attenzione, ciò non significa essere “antenati diretti”; infatti, non sembra che questo gruppo abbia lasciato discendenze;

  • assieme ai resti di questo animale sono stati rinvenuti anche quelli di altri mammiferi, e ciò ci indica che il Pliocene era caratterizzato da numerosi eventi di migrazione verso le estremità del Nord America, probabilmente perché le temperature erano un po’ più calde (di 15-20 °C), e una maggiore precipitazione permetteva la diffusione di specie vegetali. Quindi, sostanzialmente, questi ritrovamenti ci indicano che l’areale di P. abstrusus fosse molto esteso.

Fonte: Wang, X., Rybczynski, N., Harington, C.R. et al. A basal ursine bear (Protarctos abstrusus) from the Pliocene High Arctic reveals Eurasian affinities and a diet rich in fermentable sugars. Sci Rep 7, 17722 (2017).