Evolution never sTOPS!
Una probabile (nuova) specie "gemella" dell'𝙃𝙤𝙢𝙤 𝙨𝙖𝙥𝙞𝙚𝙣𝙨
Questa probabile nuova specie è molto interessante in quanto mostra delle affinità con la nostra specie. Questa scoperta allarga un po' la "famiglia".
L'ANTENATO COMUNE SAPIENS-NEANDERTHAL: UN POSSIBILE IDENTIKIT
9/3/20253 min leggere
Da un paio di anni è stata pubblicata questa ricerca nella quale si parla di una possibile nuova specie di ominino, rinvenuta nella Cina orientale (in un sito a Hualongdong) ed appartenente a un lignaggio umano sconosciuto.
Si tratta di un ritrovamento relativamente "completo", nel senso che sono state rinvenute varie componenti ossee come arti inferiori, mascella e buona parte del cranio antiche 300.000 anni circa. In primis, ciò permette di capire che quelle regioni della Cina erano abitate da ominini antichi in un range temporale compreso tra gli 800.000 e i 12.000 anni circa mentre, in secondo luogo, i ricercatori hanno cercato di capire se si trattasse di un Neanderthal comparandolo, appunto, con individui giovanili e adulti di quest'ultima.
Insomma, morfologicamente parlando, presenta un mix di caratteri derivati e odierni, soprattutto la mandibola assomiglia sia a quella di un H. sapiens odierno che a quella di altri ominini più derivati (recenti). Ciò che permette di escludere un'appartenenza alla nostra specie è la mancanza del mento, in quanto quest’ultimo è un carattere unico del sapiens, quindi questo permette già di collocare questa possibile specie in qualche lignaggio parallelo e/o divergente al nostro.
Entriamo leggermente nel dettaglio.
Il modello morfologico a mosaico presenta caratteri sia derivati che arcaici, come del resto possiamo notare in molte specie (come in Homo naledi). Il corpo è robusto, anche se la sinfisi risulta essere relativamente gracile mentre, la mandibola, la componente che mostra caratteri un po’ più interessanti, risulta essere triangolare e curvata anteriormente come un ominino del Tardo Pleistocene. Non possiede, però, un vero e proprio mento come ogni ominino derivato non-sapiens. Possiede altri caratteri meno derivati, tipici di ominini del Pleistocene Medio: un planum alveolare pronunciato, un toro trasversale superiore, un corpo relativamente robusto e spesso, una cresta endocondiloidea pronunciata e un tubercolo pterigoideo mediale ben sviluppato.
Ci sono tante e varie caratteristiche, ma in generale questa particolare combinazione di tratti umani arcaici e moderni non è presente in altri gruppi di ominini. Il campione tipo, chiamato HLD6, differisce da tutti gli ominini rinvenuti in Cina del Tardo Pleistocene Medio in quanto sono presenti caratteri che noi consideravamo moderni, comparsi con la nostra specie che risulta essere relativamente più "giovane" (derivata). Ciò in primis suggerisce una diversità morfologica degli ominini nel Tardo Pleistocene Medio, con questi caratteri moderni già presenti 300.000 anni fa circa e ben prima della comparsa di ominini moderni in Asia Orientale (H. sapiens arriverà da quelle parti molte migliaia di anni dopo).
Nonostante presenti qualche somiglianza con Homo erectus, pur non mostrandone i caratteri tipici, questi individui potrebbero appartenere a un gruppo asiatico del Pleistocene Medio distaccato proprio per via di quelle morfologie moderne, simili a quelle di un Neanderthal (almeno per la forma della sinfisi), o a quelle di un sapiens rilevate nel viso, nella mandibola, nella dentatura e nel neurocranio. Il problema principale è che ogni campione conserva resti scheletrici e dentali diversi, e ciò rende impossibile al momento raggruppare questi individui in un'unica specie.
Quindi, a livello filogenetico, abbiamo diverse possibilità:
potrebbe trattarsi di un Denisova, anche se non mostra nessuna somiglianza con la mandibola di Xiahe;
l’ipotesi accreditata è che potrebbe trattarsi di una specie gemella del Homo sapiens. Una capacità cranica di circa 1420 cc, e la datazione compresa tra 309.000 e 138.000 anni circa, in combinazione con un cranio massiccio e uno scheletro facciale relativamente gracile, rappresenterebbe un lignaggio gemello a quello della nostra specie. Come lo è il Denisova per il Neanderthal.
Insomma, questi individui sarebbero più vicini a noi che a un Neanderthal, e ciò risulta essere davvero molto affascinante, soprattutto perché il tutto sarebbe spiegato grazie a una ricerca di un paio di anni fa nella quale si individuava l’origine dell’ultimo antenato comune tra sapiens e Neanderthal nell’Asia sudoccidentale, prima di espandersi in tutti i continenti dando origine al sapiens in Africa e al Neanderthal in Eurasia.
Fonte: Wu, X., Pei, S., Cai, Y., Tong, H., Zhang, Z., Yan, Y., Xing, S., Martinón-Torres, M., Bermúdez de Castro, J. M., & Liu, W. (2023). Morphological and morphometric analyses of a late Middle Pleistocene hominin mandible from Hualongdong, China. Journal of Human Evolution, 182, 103411.
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