Evolution never sTOPS!
Uno scorcio raro, e anche un po' moderno, dei gruppi familiari neanderthaliani
La prima coppia padre-figlia e gli adulti maschi che rimangono nei loro gruppi familiari.
NEANDERTHAL: ARTE E SOCIETÀ
Mattia Papàro
11/18/20242 min leggere
Gli studi sull'𝙃𝙤𝙢𝙤 𝙣𝙚𝙖𝙣𝙙𝙚𝙧𝙩𝙝𝙖𝙡𝙚𝙣𝙨𝙞𝙨 ormai hanno cambiato il modo di vedere questa straordinaria specie, che si sta rivelando sempre di più molto simile alla nostra, sperando che ben presto vengano dimenticati quei pensieri, a tratti ridicoli, che caratterizzano il Neanderthal come stupido, che mena la gente a caso con la clava e che nulla ha a che fare con il cugino "sapiente".
Per questi puristi ottocenteschi, arriva l'ennesima batosta grazie allo studio di genomi neanderthaliani di una famiglia vissuta 49.000 anni fa circa in una grotta in cima ai monti Altai, in Siberia, affacciata su una valle fluviale ricca di animali da predare.
Nel nucleo familiare sono stati riconosciuti un padre ed una bambina, con quest'ultima che possiede un dente scheggiato dovuto forse alla masticazione di un bisonte che suo padre, o i 12 parenti che vivevano nella grotta, hanno cacciato.
Il genoma di questi individui indica che vissero meno di 100 anni in quella grotta, e che il gruppo familiare neanderthaliano risulta essere più complesso del previsto. Infatti, le prove genetiche indicano che i maschi neanderthaliani sono rimasti nei loro gruppi familiari da adulti, come accade per molti uomini in molte società moderne.
Lo studio di 19 genomi neanderthaliani non appartenenti a questo sito, appartenenti perlopiù ad individui femminili, indica che le stesse erano lontanamente imparentate e che vivevano in siti abbastanza distanti, sparsi tra l'Europa e l'Asia e vissute tra i 400.000 e i 50.000 anni fa circa.
Ma ritorniamo al padre ed alla figlia. I frammenti studiati sono stati ritrovati in due grotte differenti, entrambe vicine alla famosa grotta di Denisova. I maschi possedevano lunghi pezzi di DNA nucleare "identico" ereditato dallo stesso antenato recente, così come i loro cromosomi Y erano simili e provenienti anch'essi da un antenato comune.
Il mtDNA tra uomini e donne è molto diverso, e ciò implicherebbe che più antenati femminili abbiano contribuito alla popolazione rispetto ai maschi, non tutti fertili all'interno dei vari gruppi. Ogni gruppo, probabilmente, era composto da molti maschi, ma solo pochi fertili (una situazione analoga ai gorilla di montagna).
Oltre ad una mancanza di fertilità, poteva essere anche che tutti i maschi non contribuissero alla riproduzione, o perlomeno che non tutti dessero lo stesso contributo. Oppure, erano solamente le donne a spostarsi di più senza tirare in ballo la fertilità maschile. Ne sapremo di più in futuro su questi studi che al momento devono essere presi solo con le pinze.
Fonte: Gibbons A. Genomes offer rare glimpse of Neanderthal family groups. Science. 2021 Jun 18;372(6548):1251-1252
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